venerdì 7 marzo 2014

Il filo rosso

Il filo rosso


Preferisco il Paradiso  Blog di Pippo (Giuseppe) Corigliano

L’artista Paola Grossi Gondi inaugura in questi giorni un’opera permanente presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Nell’enorme ingresso dell’edificio un consistente filo rosso parte dal lucernario penetra nella parete, fuoriesce in un altro punto, s’affonda nel pavimento, riemerge, volteggia e scompare ancora nel muro. L’opera ingentilisce la maestosità dell’edificio magniloquente e attiva la fantasia. Viene presentata allo spettatore come l’ispirazione artistica che viene dall’alto. Conoscendo l’artista so che c’è di più. C’è la luce del lucernario e da questa procede il filo che si cuce nella nostra umanità con il rosso dello spirito. C’è la Trinità che penetra nella vita dell’uomo e la trasforma. Quest’opera mi fa meditare. Non sono stato educato al rapporto con Dio Creatore che s’incarna e ci assiste col suo Spirito. La consapevolezza di essere figlio amato da Dio è una conquista continua che i santi mi aiutano a compiere. “Tu mi dici: non vorrei essere assorbito dalle cose mondane e io ti rispondo che siamo noi che le rendiamo mondane perché tutto procede dalla bontà divina” diceva Santa Caterina: una frase che mi ripeto ogni giorno e che il filo rosso raffigura. Siamo in un’epoca folle che vuole staccare la creatura dal creatore ma la natura umana si ribella e attraverso l’arte torna a dire che c’è un mistero d’amore nell’universo. Dio viene da me e mi parla col mio linguaggio malgrado la resistenza delle mie pareti. Dio mi accetta perfino come sono.

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