sabato 1 agosto 2015

EDITORIALE: 100 parole al minuto nostro dileguarci…


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michael manalo
Michael Manalo
La tecnologia ha certamente invaso la nostra vita e questo aveva al suo inizio  una questione e una motivazione  fondamentale: liberare le nostre giornate. Eppure accade che di fatto non viviamo liberi ma intrappolati all’interno delle sue tantissime trame che non riusciamo a diramare né a frequentare se non fuggevolmente, troppo frettolosamente.
D I R A M A R E
Mi fermo proprio qui, su questa parola e la leggo con gli occhi e il desiderio che ho adesso
diramareo anche
d’ir  a mareA fronte di un mare di notizie e di interessi sempre meno ci dedichiamo ad approfondire ciò che (non) sappiamo che superficialmente, tanto c’è internet ! E non ri-me-scoliamo la memoria come invece dovrebbe essere perché è viva parte di ciascuno di noi. Farlo significa decisa-mente aver cambiato marcia e luogo di marcia per non marcire in uno stare fermo dietro lo schermo che corre e corre e corre a riportarmi note e notizie da ogni dove del mondo mentre la mia capacità di lettura resta al massimo di 100 parole al minuto…e non è detto che comunque abbia compreso, sempre che abbia letto e non visto, il testo intero come un’immagine da cui si estrapolano contenuti spesso carenti. Tutto va troppo veloce mentre la misura del corpo è quel battito che ormai è aritmico, con sistole e diastole da cui sembriamo essere stati abbattuti.
100 parole  come cento passi per il nostro minuto dileguarci, attimo per attimo e trovarci…
E S T R O M E S S I
Con estro e attraverso messi anche noi vogliamo rallentare e riportare a galla quanto in questo mare va a fondo e riguarda sia  questa casa che  altre, chiedendo ovviamente il permesso per farlo. Pescare dal fondo le perle che nessuno vede eppure brillano di pura luce al pari di quanto in vetrina sembra brillare con luce stellare ad ogni ora del giorno.
La lettura non è un fast food, né un fast fashion, né high-speed internet. Una relazione con le cose in cui 24 ore su 24 si produca materia, anche letteraria, o artistica, oltre che artigianale o….conduce al  logoramento della  propria vita. Ci sono le connessioni ma mancano le relazioni, soprattutto con noi stessi, persi in un mondo in cui tutto è visibile ma non raggiungibile, se non virtualmente, ovvero mantenendo distanza, anche da sé. Trovare il tempo per fare le cose necessarie è mettere in atto una scelta. Noi attuiamo questa. Rallentiamo e pubblichiamo un articolo ogni due giorni e in quello in cui non si porta una novità si torna al passo del paguro sulle orme tracciate in passato, lasciate indietro ma ricche di buon materiale da rimuginare per crescere, ancora .
cartesensibili- agosto 2015

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