mercoledì 13 gennaio 2016

Il cavaliere e la morte.

Il cavaliere e la morte di Adriano Perrone



Oggi voglio presentarvi un libro e un autore da poco conosciuto sul web e fratello di un’amica blogger. Voglio fare subito una precisazione, non scriverò una recensione, ma mi limiterò a presentare l'autore e il suo libro, inoltre invito fin da subito, tutti gli amici che trattano temi letterari a recensirlo nel proprio blog; sapete quando è importante per un autore farsi conoscere in giro. 


Dopo questa breve premessa, voglio pubblicare la sua biografia, che mi ha inviato.




Biografia di Adriano Perrone 
Mi chiamo Adriano Perrone e, fin da giovanissimo, sono stato attratto dall'arte, dalla bellezza e dall'armonia insita nelle piccole cose.
Da bambino giocavo con gli insetti e amavo "studiarli" con una lente d'ingrandimento (forse l'hanno fatto tutti i bambini).
Forse qualcuno non assocerebbe la parola "bellezza" ad un insetto, eppure io ho sempre trovato affascinante la loro perfetta struttura.
Gli adulti dissero di quel bambino che sarebbe diventato un entomologo.
In realtà non mi piacevano semplicemente gli insetti ma imparavo ad apprezzare tutte le strutture che ritenevo ordinate e perfette.
Appena imparai qualcosa sugli atomi e sulle grandi masse cominciai ad interessarmi di fisica classica e di astronomia (una passione che continua ancora adesso).
Ricordo che da ragazzino mi chiedevo "che forma avesse l'universo..." ma i grandi, soprattutto maestri e professori ridevano di me in quanto, asserivano "essendo l'universo infinito... non potesse avere forma".
Che sorpresa quando, crescendo, imparai che la "forma dell'universo" (o meglio, la sua geometria) era stato uno dei grandi quesiti degli astrofisici.
Molti adulti, sentendo quel ragazzino parlare di stelle, quasar e buchi neri dissero che sarebbe diventato un astrofisico.
Comunque amai la poesia e l'arte in generale perché l'ordine e la bellezza non si trovavano soltanto negli insetti, negli atomi o nelle galassie.
L'ordine e la bellezza era presente anche in una splendida rima, in un'assonanza, in un gioco di parole, in un significato nascosto...
A quel punto i grandi non seppero proprio cosa volesse diventare "quel ragazzino".
La mia prima opera pubblicata è stata una silloge di poesie intitolata "Il rumore del silenzio" ma non fu certo la prima che scrissi.
Cominciai a scrivere all'età di quattordici anni... a volte per una delusione adolescenziale, a volte per solitudine. A volte per sfogo.
Quindi la mia passione per la scrittura ha origini molto antiche.
Nel frattempo continuai ad interessarmi delle piccole cose... ma cambiando spesso l'oggetto delle mie riflessioni. Ho sempre avuto bisogno di cambiare passione per mantenere il livello di concentrazione alto ma pur sempre cercando quelle cose che, per me, potessero definirsi "belle".
E' un mio limite: mi annoio facilmente ed ho bisogno di continui stimoli.
Questo ha pregiudicato buona parte della mia vita perché questa società consumistica non è mai riuscita a "squadrare" una persona creativa. Non più di tanto.
Il titolo del mio primo libro pubblicato, scritto all'età di 18 anni, si intitola "Questione d'energia" ed è un racconto fantasy nato come semplice scherzo tra amici.
Recentemente il libro ha subito un "re-styling" per adattarsi ai tempi (nella prima versione i personaggi trovavano un certo elemento chimico sulle pagine gialle... adesso la nuova versione dice "internet") mantenendo pur sempre la traccia originale.
Incredibilmente il sequel del mio primo libro è stato scritto soltanto nel 2014 (Questione d'energia II) e devo dire grazie ad un amico che mi ha assillato affinché lo portassi a termine senza mai perdere le speranze. Sembra strano... ma dopo una pausa di quasi 25 anni, "Questione d'energia II" è stata scritta in soli 22 giorni!
Dopo "Questione d'energia" è stato il turno di "Equilatero" (un racconto di fantascienza), poi di "Antichi Segreti" (il manuale di un Gioco di Ruolo iper-realistico che comprenderà 25 libri: al momento ne esistono solo 6), poi di "AWF 1" e "AWF 2" (due manuali di un gioco di società fantasy), poi il libro "Progetto per l'elevazione umana" (un manuale di auto-motivazione e PNL), "Marvelous Memory" (un manuale di "tecniche di memoria e strategie d'apprendimento rapido" di cui sono il curatore del corso omonimo), "I love my Code" (altro libro di fantascienza), "Forte come un filo d'erba" (che è la storia di una persona che si sveglia, paralizzato, muto e senza memoria, dentro un ospedale. Il suo doloroso percorso verso la guarigione fisica ed emotiva) "L'anello di Corallo" (una storia d'avventura per ragazzi)... 
Quindi fu la volta di "Ipotesi di tempo negativo" (la mia passione per la fisica non poteva non trasformarsi in una serie di ipotesi e dubbi sulle teorie attualmente accettate), "Il prossimo dominio mondiale" (un libro di fantapolitica che fa una carrellata di tutte le forme di governo della storia e del loro "fallimento" per poi ipotizzare quale sarà e come sarà il prossimo dominio...) e altri. 
Il mio ultimo libro, il sedicesimo, si intitola "Il cavaliere & la Morte"... il quale è un libro di fantasy con sfumature noir. 
Non è possibile descrivere tutto in una biografia stringata... certo è che "quel ragazzo" non diventò un entomologo, un fisico, un filosofo... 
Non diventò nulla. 
Nel mio caso dev'essere vero il detto che dice "chi troppo vuole nulla stringe" ma non importa. 
Non sono cambiato, fondamentalmente. 
Scrivere è stato, per me, la salvezza. 
La salvezza nei momenti di solitudine, durante i fallimenti e le frustrazioni della vita. 
La salvezza per le mie riflessioni. 
Scrivere mi salva ancora. 
Adesso insegno, saltuariamente, "tecniche di memoria" a privati e a chiunque ne faccia richiesta... ma non smetto di scrivere, sognare, guardare gli insetti... 
Posso accettare di diventare vecchio, grasso e brutto... ma non posso accettare di smettere di imparare. 
Ho in testa una trentina di libri che aspettano soltanto di essere solidificati. 
Non so come sarà il futuro e se, le mie opere, faranno successo oppure no... ma io continuerò a farlo perché ci credo e perché mi aiuta. 
Avrei tante cose da scrivere e, alla fine annoierei... ma dentro ogni mio libro, che sia un racconto di fantascienza o un manuale, c'è un pezzo di me. 
Qualcosa che non era necessario scrivere... magari sotto forma di gioco di parole. 
La mia biografia continua, in misura più o meno ermetica, in ogni singolo libro che ho pubblicato.






 Adriano Perrone





Il suo ultimo lavoro è Il cavaliere e la morte, un bel racconto fantasy, nel link sottostante troverete una breve recensione:



In conclusione, vi lascio alcuni link utili per conoscere lo scrittore e le sue opere:

Pagina personale Facebook: Adriano Perrone

Pagina Facebook: Il cavaliere e la morte

Pagina Facebook: Guardami

Web sul blog:

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