sabato 2 aprile 2016

VIENI CHIUNQUE TU SIA (Luigi Verdi)

65-5_vieni_chiunque_tu_sia
Luigi Verdi
VIENI CHIUNQUE TU SIA
Sono 25 anni  che lotto con le domande  più nude e profonde della vita".



(Luigi Verdi)
Le parole più profonde della vita spremute e distillate dallo sguardo attento di chi quelle domande le ha condivise con migliaia di viandanti di ogni età, credo, cammino. Don Luigi Verdi, fondatore e responsabile della fraternità di Romena, racconta così i 25 anni della Fraternità di Romena, in Toscana, una delle esperienze più aperte e innovative della chiesa italiana
Edizioni Romena, Marzo 2016, pagine 60 a Colori
ISBN 978-88-89669-65-5

“Sono 25 anni che lotto con le domande più nude e profonde della vita”.

Don Luigi Verdi sintetizza così il cammino compiuto a Romena, dove nel 1991 ha fondato una delle esperienze più aperte e innovative della chiesa italiana. In questo anniversario don Luigi Verdi ha deciso di spremere i contenuti di questa esperienza distillando ciò che ha sentito, ciò che ha capito ciò che ha condiviso sul dolore e sulla bellezza, sulla morte e sulla speranza, sulle paure e su Dio . Il libro si intitola “Vieni, vieni chiunque tu sia”, come l’incipit della poesia di Rumi che si può trovare all’ingresso di Romena: una poesia che è come una grande porta aperta sulla vita. Sulla soglia di quella porta don Luigi ha incontrato migliaia di viandanti di ogni età, di ogni cammino. Questo libro dà voce alla voglia di autenticità, di libertà, di vita vera di ciascuno di loro. Di ciascuno di noi.
Luigi Verdi

 
Nacqui nel 58, in una casa di basse grondaie dove un dottore non potè soffocare il mio primo grido quando mi consegnò nelle mani degli uomini. Mio padre e mia madre mi fabbricarono addosso un’ansia vasta, un inesplicabile ardore. Mi trovai un cuore solitario e troppo esposto. A 20 anni si aprì la porta splendente del coraggio. A 32 si alzò il vento per farmi valutare l’abisso. Sperimentai quante rive illusorie si incontrano prima di entrare in porto. Nello strappo di dolorosa fitta fu domato il mio orgoglio, così che la mia ombra non riuscì a cancellare la Sua orma. 24 anni fa, dopo sconfitte ignote, ho ereditato un angolo di terra. Un cantiere dove c’è polvere e terra, fango e neve. Vivo nel soldalizio arcano di un’antica Pieve, di un mandorlo e di un pozzo, come chi, inginocchiato controvento, tenta di radunare un magro fuoco. Il mandorlo continua a fiorire e a dare frutti, mentre al pozzo vengono ad attingere viandanti da ogni dove. Il resto accadrà, desiderato e maturato dentro gli anni.
www.romena.it/pubblicazioni


Nessun commento:

Posta un commento