*PENSIERO D' AUTUNNO * ADA NEGRI
”Fammi uguale, Signore, a quelle foglie moribonde,
che vedo oggi nel sole tremar dell'olmo sul più alto ramo.
Tremano, sì, ma non di pena; è tanto limpido il sole,
e dolce il distaccarsi dal ramo, per congiungersi alla terra.
S'accendono alla luce ultima, cuori pronti all'offerta;
e l'agonia, per esse, ha la clemenza di una mite aurora.
Fa ch'io mi stacchi dal più alto ramo di mia vita,
così, senza lamento, penetrata di Te e come del sole.”
(in VESPERTINA)
È autunno. Quante foglie vediamo come Ada, staccarsi dal ramo,
volteggiare di fronte al sole e ballare la loro ultima danza.
Ma non è una danza triste e non armonica per la paura:
il tramonto appare per loro l’aurora.
Ada osserva e prega il Signore di lasciare così l’albero della sua vita,
senza agonia, grazie all’esistenza certa di un Dio di pace.
ITE "A.Bassi" di Lodi area studenti