La biblioteca digitale della letteratura italiana>>>Dal sito web www.letteraturaitaliana.net/

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giovedì 31 agosto 2017

“C’è una vita da vivere, ci sono delle biciclette da inforcare, marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere”


“C’è una vita da vivere, 
ci sono delle biciclette da inforcare,
 marciapiedi da passeggiare e tramonti da godere”
(Cesare Pavese, Lettera a Giulio Einaudi, 14 aprile 1942)
844
Svegliarsi a Cirò Marina

Frittata si ...


ma a 🔆c🤡o😃l🌻o🍀r🌈i🌼


Uova zucchine pomodorini ed erbette varie (curcuma pepe sale qb)
Buon appetito...
Grazie amore mio ❤ ti amooooo💑
E mi raccomando ...LeggiAmo

martedì 29 agosto 2017

Concerto dell'alba dorata

Luca Mauceri, Donato Cedrone - Concerto dell'alba dorata



conclusione del festival Ville e Castella 2017
Guardatelo e condividetelo!
Concerto all’alba… 
Un abbraccio
Luca Mauceri

lunedì 28 agosto 2017

Cile eccezionale fioritura Deserto Atacama Anno 2015









Cile Deserto 

IL VALZER DEGLI ALBERI E DEL CIELO.

Sognando tra le Righe:

IL VALZER DEGLI ALBERI E DEL CIELO. 

L' ULTIMO AMORE DI VAN GOGH

Jean-Michel Guenassia Recensione



Quando un libro coniuga intreccio avvicente e  dato storico attendibile,   utile e dilettevole si combinano : quando poi a questi elementi si unisce la magia della pittura di uno dei più grandi maestri di tutti i tempi, la cui vita è avvolta nel mito " genio e dannazione"  e la cui opera precorritrice è contraddistinta da componenti estetiche ed emotive di tale forza da stravolgere il modo di dipingere e di pensare delle generazioni contemporanea e future , la narrazione si fa   spiazzante e visionaria.  Permeata  di vibrazioni di colore che si tramutano in tocchi dell' anima,   e che rendono l' accattivante  bello, la storia  espressione interiore, il racconto  poesia. Il lettore si delizia di tutto questo:  immagina, recepisce stimoli,  rimane sospeso in  una dimensione tra sogno e realtà, delineando  in cuor suo la propria verità e un rapporto "personale" con l' artista.    


Salani Editore
IL VALZER DEGLI ALBERI E DEL CIELO
JEAN-MICHEL GUENASSIA 


Traduzione: F. Bruno
Genere: narrativa/ biografico
Pagine: 200
Prezzo: € 16.90
 ebook: € 9.99
QUI il link Amazon all' acquisto 


La Trama
«Sono Marguerite van Gogh. La signora Marguerite van Gogh. La moglie di Vincent. Sono vecchia e stanca, sto per andarmene, ma non rimpiangerò questa terra. Ritroverò Vincent e staremo insieme per sempre».
---
Jean Michel Guenassia (Algeri, 1950) è uno scrittore e drammaturgo francese.
Avvocato di professione scrive alcune sceneggiature per la Tv e per il teatro, nel 1986 scrive un romanzo poliziesco con Liana Lévi, Pour cent millions che gli vale il premio Michel Lebrun.
Nel 2009 viene pubblicato il suo primo romanzo, Il club degli incorreggibili ottimisti,edito da Albin Michel, presentato dall'editore come "il primo romanzo di uno sconosciuto di 59 anni".Il romanzo viene tradotto in 10 paesi.
Nel 2012 pubblica il suo secondo romanzo: La vita sognata di Ernesto G., e nel 2015 edito da Salani pubblica La mano sbagliata
>>>>continua


“No Tenim Por” BARCELLONA

“No Tenim Por”



"No Tenim Por" BARCELONA from Jordi de Temple on Vimeo.



Photo e video credit  caricato su Vimeo - licenza: Creative Commons 





giovedì 24 agosto 2017

Rising in Love...il fiume non può tornare indietro!

Rising in Love...

image

… SUBLIME … 

ADA LUZ MÁRQUEZ

“Le rughe dei miei occhi sono raggi di sole. Le rughe sulle mie guance sono onde del mare. Le rughe della mia fronte sono onde di sabbia.
Il mio viso è una tela dove è impresso il paesaggio che ho vissuto, la grande opera infinita che è la vita. Il mio viso è la poesia di Madre Terra, scritta sulla mia pelle. Le mie risate e le mie lacrime, i miei canti ed i miei silenzi, la vita vissuta ad ogni respiro.
Amo le mie rughe e le mie cicatrici, perché mi ricordano che sono stata, che sono e che sarò sempre più grande di ogni possibile dolore.”
(Ada Luz Márquez)
 by Giuliana
elaborazione immagine WEB

By leggoerifletto

Il fiume e l'oceano - Osho Rajneesh

Dicono che persino un fiume prima di riversarsi nell’oceano, tremi di paura. Guarda all'indietro per tutto il suo percorso le cime, le montagne, la lunga strada sinuosa attraverso le foreste, attraverso le persone e vede davanti a sé, un oceano così vasto, che entrarci dentro, sarebbe come sparire per sempre. Però non c'è verso.

Il fiume non può tornare indietro.

Neanche tu puoi farlo.

Tornare indietro è impossibile nell'esistenza; puoi solo andare avanti. Il fiume deve rischiare ed entrare nell'oceano. E soltanto quando entra nell’oceano, la sua paura sparisce perché solo allora, il fiume capisce che non si tratta di  sparire nell’oceano, ma di diventare oceano. Da un lato c'è la sparizione e dall'altro c'è la rinascita.



Quindi non preoccuparti. Le cose stanno accadendo perfettamente anche per te.

- Osho Rajneesh -
da: "Rising in Love...",Diamond Pocket Books

L’uomo finge continuamente di essere quello che non è.. E' un modo per nascondere se stesso. 


Chi è brutto cerca di sembrare bello..


Chi è preda di angosce cerca di sembrare felice..


Chi non sa niente cerca di dimostrare di sapere tutto..


E le cose vanno avanti in questo modo.


Se non diventi consapevole dei tre idioti che sono in te non diventerai mai un saggio. 


È superando i tre idioti che si diventa realmente saggi !!





-Osho-



Essere autentici vuol dire essere fedeli a se stessi.
È un fenomeno molto pericoloso; solo rari individui ci riescono. Ma, se ci riescono, si realizzano. Arrivano a una bellezza, a una grazia e soddisfazione che tu non puoi nemmeno immaginare.
Se tutti hanno un'aria frustrata è perché nessuno ha dato ascolto alla sua voce interiore. Ascolta sempre la tua voce interiore e nient'altro. Sarai circondato da mille tentazioni, perché ci sono tante persone che vogliono vendere le loro merci.
Il mondo è un supermercato, e tutti vogliono vendere le loro cose; sono tutti dei venditori. Ma se dai ascolto a tutti questi venditori diventerai matto. 
Non ascoltare nessuno; chiudi gli occhi e ascolta la tua voce interiore. 
Questo è proprio il senso della meditazione: ascoltare la voce interiore. 



- Osho -



"Io insegno la disobbedienza. L'obbedienza non ha bisogno di intelligenza, non ci vuole coraggio per obbedire. Per disobbedire sì, perchè in questo caso camminerai da solo. Ma solo stando in piedi sulle tue gambe arriverai a conoscere chi sei."

- Osho - 


Buona giornata a tutti. :-)

Aforisma del giorno

Non c’è strada per la pace sulla strada della sicurezza.
                         Dietrich Bonhoeffer
www.romena.it

lASCIAMI ANDARE Gianmaria Testa
LA CHIAVE DELLA FELICITà NON ESISTE,LA BUONA NOTIZIA E' CHE LA PORTA NON E' CHIUSA! :-) Gioia..

Filo sottile e altre poesie ...

- Anne Sexton

By leggoerifletto

Filo sottile e altre poesie - Anne Sexton

La mia fede
è un carico enorme
appeso a un filo sottile,
proprio come un ragno
appende i suoi piccoli a una tela fine,
proprio come dalla vite,
esile e rigida,
pendono grappoli
come occhi,
come molti angeli
danzano su una capocchia di spillo.




Dio non chiede troppo filo
per restare qui;
solo una venuzza
e sangue che vi scorra
e un po' d'amore.
Come qualcuno ha detto:
l'amore e la tosse
non si possono nascondere.
Neppure un colpetto di tosse
neppure un amore minimo.
Perciò se hai solo un filo sottile
a Dio non importa:
Lui te lo troverai tra le mani facilmente
proprio come una volta con dieci centesimi
ti potevi prendere una Coca.


- Anne Sexton -




Dove sono le donne
mentre voi camminate per le strade in branchi regolari
la domenica mattina
col passo degli sfaccendati?
Fanno la spesa
le faccende di ogni giorno
lavano i piatti del sabato sera
e badano ai bambini
mentre voi camminate per le strade
la domenica mattina
col passo degli sfaccendati.
Dove sono le donne
mentre voi rifate il mondo a misura vostra
un mondo rosso un mondo nero
la sera
intorno al tavolo?
Cucinano
apparecchiano
mettono i piatti sulla tavola
li riempiono di cibo
mentre voi rifate il mondo a misura vostra.
Dove sono le donne
quando voi fate loro l’amore?
Lontano da voi
pensano al giorno dopo
alla spesa
ai piatti da lavare
alle faccende
ai figli
alla cucina
alle posate
alla tavola
ai piatti
pensano al giorno dopo, loro.

Anne Sexton
(USA, 1928-1974)

Fonte: La poesia femminista
a cura di Nadia Fusini e Mariella Gramaglia, La Nuova Sinistra, 1974



Anne Sexton (Newton, 9 novembre 1928 – Weston, 4 ottobre 1974) scrittrice e poetessa statunitense. Premio Pulitzer nel 1967 per la poesia Live or Die (1966).
Una vita spesa per il lavoro - numerosissime le sue opere e molte le onorificenze, ma difficile dal punto di vista sentimentale, dei rapporti familiari e umani. Molti gli esaurimenti nervosi, il primo nel 1954, e pesante la terapia con gli psicofarmaci e le esperienze con le droghe. Furono i medici che la incoraggiarono a scrivere poesie, e a tenere corsi di scrittura.
Si suicidò il 4 ottobre 1974 lasciandosi uccidere dal monossido di carbonio nel suo garage.




O Maria, fragile madre,
adesso ascoltami, ascoltami adesso
anche se non capisco le tue parole.
Un rosario nero con Cristo d’argento
si adagia fra le mie mani, si sconsacra
perché io non ci credo.
 Ogni grano è rotondo e duro
fra le dita, un angioletto nero.

O Maria, concedimi la grazia
di questa conversione,
anche se sono brutta,
anche se sono sommersa
dalla pazzia, dal mio passato.
Ho anche le sedie

ma mi sdraio per terra.
Sono vive solo le mani
che toccano i grani.
Snocciolando parole
la lingua s’intreccia.
Una principiante: la mia bocca
aderisce alla tua, lo sento.
Come le onde mi schiaffeggiano
i grani che conto derelitta,
nella calura estiva, derelitta,
la conta mi ammorba
e la finestra che mi sovrasta
è la sola che ascolta
il mio ciocco di carne che borbotta.
E’ la consolatrice e elargisce.
Come un pesce enorme
dona il respiro

e esalano i polmoni, mormorando.
S’avvicina, s’avvicina
l’ora della mia morte
mentre mi rifaccio il trucco

e torno come prima
come prima dello sviluppo,
quando portavo i capelli lisci.
E’ così la morte.
C’è nella mente il Viuzzo Morte
ed io ci sguazzo.
Il mio corpo è inutile.
Si arrende.
Come una cagna sullo stoìno

acciambellata, inerte.
Qui non ci sono parole, tranne
l’imparaticcio avemmariapienadigrazia.
E ecco entro nell’anno senza parola.
L’entrata è assurda ed esatto il voltaggio.
Esistono senza parola.
Senza parole si può toccare
e ricevere il pane senza fare
nemmeno un suono.

O Maria, tenera medichessa,
portami polveri e erbe
perché sono esattamente nel cuore.
E’ troppo piccolo e l’aria è grigia
come fossi in una casa a pressione.
Mi versano vino come si versa latte
a un bambino, offerto in un delicato
bicchiere dalla coppa rotonda
e dal bordo sottile, un vino impeciato
che sa di stantìo e di segreto.
Il bicchiere si solleva e
s’avvicina alla bocca da solo.
E io lo vedo e lo capisco
Solo perché è successo.
Ho paura, paura di tossire
ma non dico niente, paura
della pioggia e del cavaliere che galoppa
e s’avvicina per entrarmi in bocca.
Il bicchiere s’inclina da solo
e io prendo fuoco.
Vedo due rivoli sottili
colare bruciandomi il mento.

Vedo me stessa spezzata in due.
Un’altra e me stessa.


O Maria, sbatti le palpebre.
Sono nel dominio del silenzio,
nel reame dormiente dei pazzi.

Qui c’è il sangue,
e l’ho mangiato.
O madre dell’utero,
sono venuta qui solo per il sangue?
O mammina,
sono dentro della mia mente.
Sono rinchiusa nella casa sbagliata.


Le tue mani ostinate - Anne Sexton

Poi a letto penso a te,
la tua lingua metà oceano, metà cioccolata,

alle case dove entri con disinvoltura,


ai tuoi capelli di lana d’acciaio,


alle tue mani ostinate
e come rosicchiamo la barriera
perché siamo due.

Come vieni e afferri la coppa di sangue,
mi ricompatti e bevi la mia acqua salata.
Siamo nudi.
Ci siamo denudati fino all’osso
e insieme nuotando risaliamo il fiume,
l’identico fiume chiamato Possesso
e vi sprofondiamo insieme. Nessuno è solo.


- Anne Sexton - 



Jean-Honoré Fragonard (1732 - 1806), "Il chiavistello"

«Gli vidi il viso solo per un attimo, quando con un soffio spense la fiamma che nuotava in un bagno d’olio accanto alla porta. Il nostro segno di riconoscimento fu e rimase la sua mano sulla mia guancia, la mia guancia nella sua mano. Ci dicemmo poco più che i nostri nomi, non avevo mai udito una poesia d’amore più bella. 
Enea Cassandra. Cassandra Enea. 
Quando la mia pudicizia incontrò la sua timidezza, i nostri corpi persero ogni freno. 
Non avrei mai potuto immaginare come avrebbero risposto le mie membra alle domande delle sue labbra, quali sconosciute sensazioni mi avrebbe donato il suo odore. E di che voce sarebbe stata capace la mia gola».


- Christa Wolf -  
“Cassandra”


L'unica ossessione che vogliono tutti: l' "amore". 
Cosa crede, la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi? 
La platonica unione delle anime? Io la penso diversamente. 
Io credo che tu sia completo prima di cominciare. E l'amore ti spezza. 
Tu sei intero, e poi ti apri in due.

(Philip Roth)

Wilhelm Edward Daege, "L'invenzione della pittura"

 «E l’amore guardò il tempo e rise, perché sapeva di non averne bisogno. Finse di morire per un giorno, e di rifiorire alla sera, senza leggi da rispettare. Si addormentò in un angolo di cuore per un tempo che non esisteva. 
Fuggì senza allontanarsi, ritornò senza essere partito, il tempo moriva e lui restava».

- Luigi Pirandello -
 “Poesie sparse”





Sogno - Anne Sexton

Ero avvolta nella pelliccia

nera, nella pelliccia bianca

e tu mi svolgevi

e in una luce d'oro

poi m'incoronasti,

mentre fuori dardi di neve

diagonali battevano alla porta.

Mentre venti centimetri d neve

cadevano come stelle

in frammenti di calcio,

noi stavamo nel nostro corpo

(stanza che ci seppellirà)

e tu stavi nel mio corpo

(stanza che ci sopravviverà)

e all'inizio ti asciugai

i piedi con una pezza

perché ero la tua schiava

e tu mi chiamavi principessa.

Principessa!

Oh, allora

mi alzai con la pelle d'oro,

e mi disfeci dei salmi

mi disfeci dei vestiti

e tu sciogliesti le briglie

sciogliesti le redini,

ed io i bottoni,

e disfeci le ossa, le confusioni,

le cartoline del New England,

le notti di Gennaio finite alle dieci,

e come spighe ci sollevammo,

per acri ed acri d'oro,

e poi mietemmo, mietemmo,

mietemmo.



- Anne Sexton -






Anne Sexton (Newton, 9 novembre 1928 – Weston, 4 ottobre 1974) scrittrice e poetessa statunitense.
Nel 1967 ricevette il Premio Pulitzer per la poesia con Live or Die (1966), aggiungendosi ai numerosi e prestigiosi altri premi e cattedre. 
Dopo diversi tentativi di suicidio, il 4 ottobre del 1974, anno del suo divorzio, Anne Sexton scese in garage e dopo aver acceso il motore della sua macchina si lasciò morire per inalazione di monossido di carbonio.
È sepolta al Forest Hills Cemetery & Crematory a Jamaica Plain, Boston, Massachusetts.





I sorrisi più belli sono quelli delle persone più tristi, 
che prima di tutto sorridono a loro stesse. 
I sorrisi di chi protegge le cicatrici nel proprio cuore. 
Di chi non vuole abbandonare i propri sogni. 
Sono preziosi sorrisi colorati di ottimismo. 
Nonostante tutto e tutti… 

- Agostino Degas -


Imparare a stare bene da soli è il miglior modo per imparare a stare bene con gli altri. 
La compagnia sarà una scelta e non più una necessità. 
Cercheremo gli altri per essere un regalo reciproco, mai per riempire la nostra solitudine.


In un’altra vita ti avrei scritto, ora.
Ti avrei chiesto di correre qui da me, perché era tutto il giorno che non facevo altro che pensarti.
No, scusa, tutta la settimana.
Il mese. La vita.

- Masashi -




Buona giornata a tutti. :-)


LA CHIAVE DELLA FELICITà NON ESISTE,

LA BUONA NOTIZIA E' CHE LA PORTA NON E' CHIUSA! :-) entra con Gioia..