Solo chi ha molto navigato e ha attraversato i mari in pace e in tempesta conosce la gioia che il mare infonde nell'animo dei naviganti.
Itaca per sempre - Luigi Malerba ♡ ♡ ♡ ♡ ♡
La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
Leonardo da Vinci
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«Mi considero un poeta religioso e politico, una categoria pericolosa: quegli uomini che, se individuano un obiettivo, fanno un gran casino e coinvolgono tutti quelli che avvicinano per raggiungere il sogno».
Quello di Gino Girolomoni (1946-2012), contadino e mistico, marito e «monaco», è stato ritornare alla terra, riviverel’affetto per il lavoro agricolo come contatto vivo e vivificante con il creato. Grazie a tale passione, scaturita da un cristianesimo radicale, Girolomoni ha costruito un’esistenza intessuta di opere e incontri: la rinascita di un monastero abbandonato, Montebello, ancor oggi luogo di spirito e silenzio per tanti e tante in ricerca: «Alce Nero» (oggi «Girolomoni»), la prima cooperativa agricola biologica in Italia; i dialoghi con gli amici Guido Ceronetti, Massimo Cacciari, Sergio Quinzio, Vittorio e Rosanna Messori. E, in tempi più recenti, la lotta contro gli Ogm, «la prova vivente che esiste il diavolo». Ermanno Olmi definisce «sacrale» la missione di impegno civile ed ecologico di Girolomoni. Con racconti e pagine entusiasmanti, Massimo Orlandi ci guida nella conoscenza di un autentico profeta del nostro tempo, capace di ritornare alla terra per trovare il Cielo. Un uomo che chiedeva ai suoi sodali «di smettere di esistere per cominciare a vivere».
E che nel cuore portava una certezza antica: «Vedi, amico, il grano è come Gesù Cristo. Non ti tradisce mai». Prefazione di Vandana Shiva«Mangiare non è soltanto piantare, raccogliere, trasformare e cuocere il cibo. Mangiare è dono, spiritualità, amicizia, fraternità, bellezza, calore, colore, sapienza, semplicità, compagnia» Gino Girolomoni«Gino guarda sempre il mondo dalla cima di un monte. E mai dal buco della serratura» Sergio Quinzio
Giornalista (Pratovecchio, Arezzo, 1965), ha dedicato molti suoi lavori al racconto biografico del cammino di crescita umana e ricerca spirituale di testimoni speciali. Tra i suoi libri, tutti pubblicati dalla Fraternità di Romena (di cui è uno dei fondatori), Prendi il largo (2002), Giovanni Vannucci. Custode della luce (2006), La forza della leggerezza (con Arturo Paoli, 2007), In molti giorni lo ritroverai. Incontro con Erri De Luca (2008), Invisibile agli occhi (con Wolfgang Fasser, 2010), Lettere da Romena (2012), Il morso del più. Incontri con Luigi Ciotti (2013). Qui il suo blog
Nato nel 1946 a Isola del Piano, sulle splendide colline di Urbino, Gino Girolomoni è stato uno dei precursori italiani del biologico dedicando tutta la sua vita all'agricoltura. A ventitré anni incontra, e se ne innamora, il monastero di Montebello, che acquista, indebitandosi, con l'obiettivo di ridare vita alla struttura e un nuovo impulso all'economia locale, ricostruendo strade, case, coltivando campi e producendo cibi con un metodo di coltivazione che non fa danni all'ambiente. "Volavano i falchi, sopra il Monastero di Montebello, numerosi, quando ci arrivai la prima volta. Il luogo mi attraeva più di una donna bella, anche se era circondato da un silenzio inesorabile che non voleva arrendersi al nulla" ha scritto Girolomoni in uno dei suoi libri. Il suo progetto di "ricostruzione" parte nel 1971 e prosegue nel 1977 con la nascita della Cooperativa Alce Nero, una delle prime esperienze agrobiologiche italiane, producendo e commercializzando una vasta gamma di alimenti biologici, pasta, farina, riso, legumi, cereali, cous cous, passata di pomodori, sughi, creme di frutta, olio extravergine di oliva e caffè. Grazie al lavoro e all'impegno di Girolomoni e dei suoi collaboratori, pian piano viene recuperato l'intero territorio, abbandonato da decenni. Sull'onda del successo della Cooperativa Alce Nero numerosi agricoltori scelgono di tornare in questa splendido territorio e riprendere la loro attività. Nuove opportunità lavorative vengono offerte anche ad altri giovani del luogo. Una crescita continua che arriva, insieme ai suoi 30 soci e 35 dipendenti, a 7 milioni di fatturato nell'ultimo anno, derivante dalla vendita di soli prodotti biologici. All'attività produttiva si affianca una continua politica di qualità e ricerca che ha creato, negli anni, quella immagine di alta e consolidata serietà che caratterizza ovunque le produzioni della cooperativa, oggi messe in vendita con il nuovo marchio "Montebello®". Profondo credente e conoscitore della Bibbia, Girolomoni ha dedicato la sua vita all'agricoltura biologica e alla lotta contro gli OGM e qualsiasi "brevettabilità delle forme viventi", considerandoli forme di "delirio di onnipotenza" da parte dell'uomo. Alla sua vita imprenditoriale, Gino Girolomoni ha affiancato una significativa esperienza politica locale che lo ha visto per 10 anni (dal 1970 al 1980) sindaco di Isola del Piano, e un'opera di scrittore di libri, che spaziano dalle ricette bio alla saggistica più impegnata, da "Maccheroni acqua e farina" a "Alce Nero grida. L'agricoltura biologica, una sfida culturale". Gino Girolomoni si è spento la mattina del 16 marzo 2012, all'età di 66 anni. (lifegate.it)
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