La biblioteca digitale della letteratura italiana>>>Dal sito web www.letteraturaitaliana.net/

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giovedì 28 giugno 2012

e poi arrivò la riforma del lavoro Fornero... 1984


Qualche mese fà mi hanno comunicato  la data della mia pensione... 
ERA! il 13 Giugno 2015 
 San'Antonio da Padova / 
Cuore Immacolato di Maria

poi è uscita la 

 riforma del lavoro Fornero

 approvata con la 

legge 28 giugno 2012, n. 92.r..

ALLA FORNERO DEDICO QUESTO ...
romanzo di George Orwell




 1984 (Nineteen Eighty-Four) 
è uno dei più celebri romanzi di George Orwell, 
pubblicato nel 1949 ma iniziato a scrivere nel 1948  
(anno da cui deriva il titolo, 
ottenuto appunto dall'inversione delle ultime due cifre).

È stato definito il romanzo distopico per eccellenza.
1984-Big-Brother.jpg
Manifesto del Grande Fratello, col Grande Fratello ritratto con caratteristiche somatiche comuni sia adHitler sia a Stalin, tratto dal fumetto "1984 The comic" di F. Guimont, 2004


Copertina anteriore

Millenovecentoottantaquattro

Risultati immagini per 1984Risultati immagini per 1984Risultati immagini per 1984
1984 alcune immagini web 

L´incubo della dittatura nel capolavoro del geniale scrittore inglese: un romanzo di straordinaria attualità. Fa ancora venire i brividi 1984, il capolavoro di George Orwell. A oltre cinquant´anni dalla prima pubblicazione: non solo perché, come tutti i classici, sa parlare agli uo-mini di ogni tempo; ma perché è di una sconvolgente attualità: parla di noi, ora, del nostro mondo, delle nostre paure. Prende il titolo dall´anno in cui si svolge nel su-perstato di Oceania, dove governa il Grande Fratello che tutto vede e tutto sente. A Oceania nulla apparentemente è proibito. Tranne divertirsi, se non con i programmi televisivi di propaganda; tranne pensare, se non secondo i suoi dettami; tranne amare. Ma i due protagonisti non vogliono rinunciare a essere uomini... Un agghiac-ciante apologo sulle dinamiche del potere, sull´influenza dei media, sull´identità del singolo schiacciata da qualsiasi regime. Una modernità di temi, ma anche di lin-guaggio: vigoroso, immediato, spontaneo. Basta l´espressione "Grande Fratello", coniata qui per la prima volta. Basta aprire il libro e abbandonarsi alla lettura. Per scoprire che Orwell ha ancora molto da dirci.
"Orwell da un lato parlava di ciò che era già avvenuto, dall´altro, più che parlare di ciò che sarebbe potuto accadere, parlava di ciò che stava accadendo". Umberto Eco 
"Libri come quelli di Orwell sono severi moniti, e sarebbe un vero peccato se il lettore non vi vedesse anche un ritratto della nostra società". Erich Fromm
CINEMA
Il romanzo di Orwell ha avuto varie trasposizioni: wikipedia

La distopia di Orwell ha avuto una notevole influenza anche in molti altri film, tra i quali: L'uomo che fuggì dal futuro (THX 1138 - 1970) di George Lucas, che coniuga gli orrori di 1984 e de Il mondo nuovo di Aldous Huxley, in cui i protagonisti vengono puniti per reato sessuale; Brazil (il regista del film, Terry Gilliam avrebbe voluto chiamare il film 1984 ½, quale omaggio sia al libro di Orwell sia al film di Federico Fellini ); Equilibrium. Nel film Hackers viene menzionato 1984, inoltre nel film il vero nome dell'hacker Cereal Killer è Emmanuel Goldstein, come il nemico numero uno del Partito.

BrazilLOGO.png
Titoli di testa del film


"Brazil"
Manifesto originale del film
>>>  ALCUNE NOTE SUL FILM
a cura di Nicola Bianchi

www.antoniogenna.net

mercoledì 27 giugno 2012

"sarete ancora ricchi se non avrete perso la fede" don Camillo (Giovannino Guareschi)

Riporto dal blog di Andrea Tornielli. (SACRI PALAZZI-LaStampa)



Don Camillo e la vera ricchezza

Ieri mattina, 26 giugno, Benedetto XVI° ha visitato i terremotati dell’Emilia. Nel saluto che gli ha fatto, il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, ha citato Giovannino Guareschi, definito dal porporato “il più emiliano degli scrittori”, e il suo indimenticabile don Camillo.
In un episodio ambientato durante la tragica alluvione del Polesine nel novembre 1951, Guareschi fa dire a don Camillo: «Le acque escono tumultuose dal letto del loro fiume e tutto travolgono e se un giorno ritorneranno placide nel loro alveo e il sole ritornerà a splendere e anche se avrete perso ogni cosa sarete ancora ricchi se non avrete perso la fede».
Benedetto XVI ha applaudito di cuore la citazione del cardinale. E’ stato lui stesso a rivelare, nel libro-intervista con Peter Seewald (“Luce del mondo”) che di tanto in tanto guarda i vecchi film in bianco e nero tratti dai libri di Guareschi.
«Ci aiuti, Santo Padre – ha detto Caffarra – con la sua presenza e con le sue parole a vivere questo momento così triste e faticoso nella luce della fede e della speranza che non delude». L’arcivescovo di Bologna ha anche ricordato che «Alcuni giorni or sono, un bambino, a nome di tanti altri bambini, mi ha detto: “Ci sono tante crepe nelle nostre case, ma nessuna nei nostri cuori”».

martedì 26 giugno 2012

Ultimo Messaggio da Medjugorje della Regina della Pace

Messaggio del 25 giugno 2012
Messaggio del 25 Giugno 2012
Foto di Salvo Ariano (webmaster Regina Mundi)

«Cari figli!
Con la grande speranza nel cuore anche oggi vi invito alla preghiera. Se pregate figlioli, voi siete con me, cercate la volontà di mio Figlio e la vivete.
Siate aperti e vivete la preghiera; in ogni momento sia essa sapore e gioia della vostra anima. Io sono con voi e intercedo per tutti voi presso mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.».

Dato a Marija Pavlovic, il 25 Giugno 2012

per la versione audio clicca qui

http://www.reginamundi.info/medjugorje/ultimo.asp

lunedì 25 giugno 2012

La Regina della Pace

Il supremo coraggio dell'amore.

Dammi il supremo coraggio dell'amore.
Questa è la mia preghiera:
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temprami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.

Dammi la suprema certezza dell'amore.
Questa è la mia preghiera:
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre e ad ogni costo.
(Rabindranath Tagore)


In questo tempo senza pace Dio manda a noi Maria come  “Regina della Pace”, per soccorrerci e aiutarci a ritrovare la via della salvezza.
Con i suoi premurosi insegnamenti,  Lei si rivela soprattutto Madre. Ci guarda, ci vede, ci segue dal cielo e ci soccorre.  La sua presenza non è inoperosa. Lei ci indica la via, ci ispira, ci comunica la forza, ci incoraggia e consola. Con le sue mille attenzioni non si fa mai vincere in amore dai suoi figli.  Se ci affidiamo a Lei  come veri figli,  non vivremo   da orfani.
Lei, la Madre di Dio, è anche la nostra Mamma e, come recita il catechismo, "con la sua molteplice inter­cessione continua ad ottenerci i doni della salvezza eterna" (CCC 969).
Ci dona ogni grazia che attinge dal  suo Figlio Gesù il quale ce le ha meritate con il suo Preziosissimo Sangue.
In questo tempo difficile e senza pace  ci è stata data per insegnarci la via della Pace. Quando siamo senza pace Lei ci ricorda le parole di Gesù: “Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». (Mt 11,29-30)


Cliccate per accedere...http://www.reginamundi.info/ss/reginadellapace/

domenica 24 giugno 2012

Medjugorje: un dialogo tra cielo e terra ...



 Da Kairòs ...


un dialogo tra cielo e terra ... è il titolo della tavola rotonda tenutasi ieri pomeriggio presso il centro Russia Ecumenica, a Borgo Pio, a due passi dalle mura vaticane.



Sacerdoti, evangelizzatori, psicologi e pellegrini si sono confrontati sulla base di una convinzione comune: nessuno dei messaggi che la Gospa, la Vergine Maria ha trasmesso al mondo intero, mediante i sei veggenti, è in contraddizione con la fede cristiana, né con il Magistero.
Lo ha evidenziato in primo luogo don Sergio Mercanzin, direttore del Centro Russia Ecumenica e moderatore del convegno. “Quelle di Medjugorje – ha osservato il sacerdote – sono apparizioni che rispettano tutti e quattro i criteri stabiliti dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1978: 1) certezza morale del fatto; 2) credibilità e specchiata moralità dei veggenti; 3) coerenza con la dottrina teologia cristiana; 4) abbondanti e costanti frutti spirituali (conversioni, ecc.)”.
Il filosofo e scrittore Diego Manetti – noto per i suoi saggi su Medjugorje, realizzati a quattro mani con padre Livio Fanzaga – ha ricordato che le apparizioni mariane nella località balcanica sono un “segno di speranza” e che le ermeneutiche catastrofiste sul medesimo fenomeno sono tutte da rigettare.
Se nel mondo il Male appare così egemone, è perché il demonio lo ha diffuso e gli uomini lo hanno seguito. E la Madonna, amando profondamente i propri figli, li ammonisce amorevolmente dei rischi che corrono.
“Ci si chiede perché da 31 anni le apparizioni siano quotidiane – ha detto Manetti -. Ciò succede perché il momento della prova dei Dieci Segreti è vicino. Ai miei alunni del V liceo, ricordo sin dal primo giorno di scuola che dovranno sostenere l’esame di maturità. Da maggio, però, inizio a dirlo loro tutti i giorni…”.
Il padre francescano Francesco Rizzi ha spiegato come la Vergine Maria, secondo il Concilio Vaticano II, abbia una quadruplice dimensione. In primo luogo vi è una dimensione biblica (CV, 55-59) che parte dalla descrizione della Donna che schiaccia la testa del serpente (Gen 3,15) e che partorirà il figlio, chiamato l’Emmanuele (Is 7,14), fino alla sua esplicitazione nella figura di Maria di Nazareth nell’Antico Testamento e nei misteri del Rosario.
C’è poi una dimensione funzionale (CV 60-62), che insiste sul ruolo di Maria quale corredentrice dell’umanità con suo Figlio, una dimensione ecclesiologica (CV 63-65) che la consacra Vergine e Madre di Cristo e della Chiesa, ed infine una dimensione cultuale (CV 66-69) che coincide con la sua venerazione ed intercessione (mentre l’adorazione spetta solo a Dio).
Ciò che si può toccare con mano a Medjugorje, è proprio la “dimensione cristocentrica” del luogo, con la Madonna che non mette al centro se stessa ma suo Figlio, “l’Eucarestia, come fonte e culmine della vita  e della missione della Chiesa”, ha aggiunto il francescano.
Convertitosi proprio a Medjugorje verso la fine degli anni’80, padre Rizzi ha poi dato vita all’associazione Apostoli della divina misericordia con Maria Regina della Pace.
È poi seguita una testimonianza di conversione, quella del 27enne salernitano Luca Del Vecchio. Intorno ai suoi 20 anni, Luca, giovane assai brillante e comunicativo, nel suo piccolo era un ragazzo “di successo”: pr in discoteca, bella presenza, molte ragazze intorno, una famiglia benestante che non gli aveva mai fatto mancare nulla.
Luca ha però raccontato come, proprio nel cuore dei suoi vent’anni, sia stato assalito da una profonda inquietudine interiore. “Una notte, tornato dall’ennesima festa in discoteca – ha raccontato - mi ritrovai a letto in lacrime: mi ero accorto di sentirmi fondamentalmente solo e io avevo il terrore della solitudine”.
Per Luca la prima via di fuga sono le droghe – ecstasy e cocaina in particolare - che “mi aiutavano a rinforzare la mia maschera, l’immagine di persona sempre allegra e di successo”, quindi un palliativo alla costante minaccia della solitudine.
È proprio nel momento di massima contraddizione e disperazione che Luca inizia a cambiare attitudine ed abbigliamento, assumendo un’immagine dark.
Un giorno, una zia, intuito lo stato di prostrazione interiore di Luca, invita il nipote a una veglia di preghiera e poi a un pellegrinaggio a Medjugorje. “Come normalmente faccio, presi quella proposta come una sfida e andai, coinvolgendo un bel gruppo di amici”, ha raccontato il giovane.
Una volta a Medjugorje, Luca inizia un digiuno e chiede a Dio un segno della sua presenza che presto arriva: al termine di una lunga coda per la confessione, si imbatte in un giovane sacerdote. È don Davide Banzato che lo introduce a Nuovi Orizzonti, il movimento fondato da Chiara Amirante.
Inizia così, nell’estate 2007, la seconda vita di Luca, oggi responsabile della Nuova Evangelizzazione per Nuovi Orizzonti nel Lazio.
Il punto di vista della psicologia è stato affrontato da Laura Cantarella, psicoterapeuta e membro dell’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici. Secondo la dott.ssa Cantarella, principale ideatrice e promotrice del convegno, è evidente l’esistenza di una relazione tra dimensione psicologica e dimensione spirituale che gli analisti non devono mai sottovalutare, pur rispettando sempre l’eventuale miscredenza del paziente.
Lo psicoterapeuta, quindi, con i linguaggi pertinenti e l’opportuna delicatezza, può e deve risvegliare le risorse spirituali della persona in analisi. Del resto “il peccato porta conseguenze nella psiche – ha spiegato la psicologa – ad esempio, quando non si riesce a perdonare un torto. Chi sa perdonare, invece, affronta meglio anche il cammino psicoterapico”.
Umberto Sales da anni svolge l’attività di accompagnatore di pellegrini a Medjugurje. Durante la tavola rotonda presso il Centro Russia Ecumenica, il signor Sales ha raccontato come questa attività affondi le radici in una guarigione miracolosa da un misterioso malessere che lo aveva afflitto 25 anni fa.
A distanza di un quarto di secolo, Sales, che presta volontariato anche durante le adorazioni perpetue presso la Basilica romana di Santa Anastasia, definisce una “grazia” l’essere stato scelto da Dio per mettersi a servizio di altri pellegrini e che fare la guida non vuol dire ergersi a “maestro” ma è una sfida a conservare sempre lo spirito dell’umile pellegrino.
Ha chiuso il ciclo di interventi lo psichiatra Alessandro Meluzzi, spiegando come la devozione mariana sia essenziale nel percorso di fede, in quanto conferisce una dimensione “materna” e “mediatrice” a un rapporto con Dio che, in linea teorica, potrebbe essere già determinato dall’adesione alle verità cristiane, a partire dalla presenza viva di Cristo nell’Eucaristia.
“Tutti siamo chiamati ad essere santi - ha affermato il prof. Meluzzi – ma non tutti siamo chiamati ad essere teologi ed intellettuali della fede”. E Maria segna sempre indelebilmente il cammino dei santi di ogni tempo. Così avviene con l’apostolo Giovanni che, ai piedi della Croce, assiste alla consegna del Maestro morente: “Questa è tua madre” (Gv 19,27). Lo stesso San Giovanni sarà poi ispirato da Maria in tutta la sua stesura del IV Vangelo e dell’Apocalisse.
Anche nella storia dei concili, ha osservato lo psichiatra, è significativo che Efeso (431) con la proclamazione del dogma di Maria madre di Cristo, quindi madre di Dio (Theotokos), preceda Calcedonia (451), che sancì il dogma di Gesù Cristo vero Dio e vero uomo. (L. Marcolivio)
Fonte: Zenit


mercoledì 20 giugno 2012

LeggiAmo - la parola sorgente di vita ... che si fà preghiera

Una lettura ... un giorno come tanti!
... parola sorgente di vita
che per noi si fà preghiera ...
Preghiera silenziosa
(San Giuliano a Soriso) di Ettore e Luisa Infanti
                                        Uomini & Profeti radio3.rai.it
Da La Parola.it oppure La Chiesa.it
Oggi Mercoledì - S. Gobano
XI^ tempo ordinario (B) - III

PREGHIERA DEL MATTINO

Mio Dio, fa' che la mia vita interiore sia veramente interiore, in modo
da nutrire efficacemente la mia vita esteriore, e che sia serbato il
segreto dei nostri scambi affinché i rapporti con i miei fratelli
guadagnino in profondità. Che io non cerchi la preghiera se non per
parlarti ed ascoltarti; il digiuno se non per offrirti la mia fame di te,
e l'elemosina se non per raggiungere te nei poveri. Come un profumo
evapora quando il suo flacone è aperto, così la densità della vita
interiore scompare quando essa si trova esposta agli sguardi.

PRIMA LETTURA (2Re 2,1.6-14)

Apparve un carro di fuoco ed Elia salì verso il cielo.
Dal secondo libro dei Re
In quei giorni, quando il Signore stava per far salire al cielo in un
turbine Elìa, questi partì da Gàlgala con Elisèo. [Giunti a Gerico,] Elìa
disse ad Elisèo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano».
Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti
lascerò». E procedettero insieme.
Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono
di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elìa prese il
suo mantello, l'arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e
di là; loro due passarono sull'asciutto. Appena furono passati, Elìa
disse a Elisèo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia
portato via da te». Elisèo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in
me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così,
se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà».
Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e
cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elìa salì nel turbine verso
il cielo. Elisèo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro
d'Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le
proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che
era caduto a Elìa, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano.
Prese il mantello, che era caduto a Elìa, e percosse le acque, dicendo:
«Dov'è il Signore, Dio di Elìa?». Quando anch'egli ebbe percosso le
acque, queste si divisero di qua e di là, ed Elisèo le attraversò.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 30)

R. Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.
Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell'uomo,
a chi in te si rifugia. R.
Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dai litigi delle lingue. R.
Amate il Signore, voi tutti suoi fedeli;
il Signore protegge chi ha fiducia in lui
e ripaga in abbondanza chi opera con superbia. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gv 14,23)R. Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
R. Alleluia.

VANGELO (Mt 6,1-6.16-18)

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non
praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da
loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che
è nei cieli.
Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come
fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati
dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa
la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo,
che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e
negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti
dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega
il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto,
ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che
assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In
verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando
tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non
veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre
tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore.

OMELIA
In segreto: "Padre nostro!".
Uno dei miei vecchi maestri mi diceva: "La preghiera più perfetta è
quella di Gesù. Ora egli ci ha insegnato il ‘‘Pater''! Qualunque sia il
tuo sconforto, entra in te stesso, in segreto, e di' il tuo personale
‘‘Pater'' seguendo lo schema che Gesù ci ha lasciato!".
In seguito ho adattato le mie domande, le mie adorazioni, i miei
ringraziamenti, i miei atti di costrizione al ‘‘Pater''. Mi sono sempre
trovato capito ed esaudito!
Tu hai sicuramente un problema. Raccogliti nel segreto di Dio; lontano
da tutto ciò che non è lui. E di' in fondo al cuore:
Padre nostro, che sei il mio cielo interiore, sia santificato il tuo nome
da tutto il mio essere, ed in particolare in questo momento di prova che
sto attraversando. Venga il tuo regno.
Il tuo Cristo, manifestazione del tuo regno, si degni di incarnarsi nel
mio problema.
Sia fatta la tua volontà perché è santa.
In terra, nel mio problema, come in cielo!
Dacci oggi il nostro pane quotidiano!
Il pane si identifica oggi con la soluzione di questo problema!
Rimetti a noi i nostri debiti, particolarmente quelli che mi hanno
condotto a questa situazione, come noi li rimettiamo...
E non indurci in tentazione, quella della disperazione, della
dimenticanza di te.
Ma liberaci dal maligno e dalle sue insidie, specialmente...
Poiché tuo è il regno...
E tuo Padre, che vede nel segreto, te lo concederà!

Da Evangeli.net Contemplare il Vangelo di oggi altro ... 
 commento:
 Rev. D. Antoni CAROL i Hostench (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loroOggi, Gesù ci invita a operare per la gloria di Dio, con lo scopo di gradire al Padre, che perciò stesso siamo stati creati. Cosi lo afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica: «Dio ha creato tutto per l’uomo, ma l’uomo è stato creato per servire e amare Dio e per offrirgli tutta la creazione». Questo è il senso della nostra vita e il nostro onore: gradire al Padre, compiacere Dio. Questo è il testimonio che ci ha lasciato Cristo. Magari il Padre celeste possa dare di ognuno di noi lo stesso testimonio che ha dato del suo Figlio al momento del battesimo: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3,17).
La mancanza di una retta intenzione sarebbe specialmente grave e ridicola se avvenisse in atti come la preghiera, il digiuno e l´elemosina, perché questi sono atti di pietà e carità, vuol dire, atti che —di per se— sono propri della virtù della religione o atti che si eseguono per amore a Dio.
Per questo, «guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli» (Mt 6,1). Come potremmo gradire a Dio se quello che procuriamo fin dall´inizio è che ci vedano ed essere ben considerati —prima di tutto— davanti agli uomini? Non significa che dobbiamo nasconderci dagli uomini affinché non ci vedano, piuttosto si intende che dobbiamo dirigere le nostre buone opere direttamente e in primo luogo a Dio. Non importa e non è nemmeno pregiudizievole che ci vedano gli altri: al contrario, poiché possiamo educarli con la testimonianza coerente del nostro agire.
Quello che è veramente importante —e molto!— è che noi vediamo Dio dietro le nostre azioni. E, per questo, dobbiamo «esaminare con molta cura (accuratezza) la nostra intenzione in tutto quello che facciamo, e non cercare i nostri interessi, se vogliamo servire il Signore» (San Gregorio Magno).

PREGHIERA DELLA SERA
Ti preghiamo per i poveri umiliati da quella forma di carità esteriore
che non è amore. Ti preghiamo per i piccoli scandalizzati da un culto
solo esteriore, e che non sono nutriti da nessuna interiorità, neppure
dal silenzio nel quale si libera il segreto del cuore.
Insegnaci ad essere veri, Signore, in tutte le cose, ed a discernere ciò
che appartiene al Santo dei santi del tempio del nostro essere, e ciò che
deve uscire per l'edificazione del tuo corpo.

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...Conoscere la Parola, Vivere la Parola,
Amare la Parola, Annunciare la Parola...
LeggiAmo la bibbia
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