I ricordi e altre poesie - Giuseppe Ungaretti
I ricordi, un inutile infinito,
- George Byron -
- Cesare Pavese -
ma soli e uniti contro il mare, intatto
in mezzo a rantoli infiniti...
in mezzo a rantoli infiniti...
Il mare,
voce d'una grandezza libera,
ma innocenza nemica nei ricordi,
rapido a cancellare le orme dolci
d'un pensiero fedele...
voce d'una grandezza libera,
ma innocenza nemica nei ricordi,
rapido a cancellare le orme dolci
d'un pensiero fedele...
Il mare, le sue blandizie accidiose
quanto feroci e quanto, quanto attese,
e nella loro agonia,
presente sempre, rinnovata sempre,
nel vigile pensiero l'agonia...
quanto feroci e quanto, quanto attese,
e nella loro agonia,
presente sempre, rinnovata sempre,
nel vigile pensiero l'agonia...
I ricordi,
il riversarsi vano
di sabbia che si muove
senza pesare sulla sabbia,
echi brevi protratti,
senza voci echi degli addii
a minuti che parvero felici...
il riversarsi vano
di sabbia che si muove
senza pesare sulla sabbia,
echi brevi protratti,
senza voci echi degli addii
a minuti che parvero felici...
- Giuseppe Ungaretti -
Il ricordo del piacere non è più piacere.
Il ricordo del dolore è ancora dolore.
Il ricordo del dolore è ancora dolore.
- George Byron -
In me il tuo ricordo - Vittorio Sereni
In me il tuo ricordo è un fruscio
solo di velocipedi che vanno
quietamente là dove l'altezza
del meriggio discende
al più fiammante vespero
tra cancelli e case
e sospirosi declivi
di finestre riaperte sull'estate.
Solo, di me, distante
dura un lamento di treni,
d'anime che se ne vanno.
E là leggera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.
solo di velocipedi che vanno
quietamente là dove l'altezza
del meriggio discende
al più fiammante vespero
tra cancelli e case
e sospirosi declivi
di finestre riaperte sull'estate.
Solo, di me, distante
dura un lamento di treni,
d'anime che se ne vanno.
E là leggera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.
- Vittorio Sereni -
Nel fumo - Eugenio Montale
Quante volte t’ho atteso alla stazione
nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo
tossicchiando, comprando giornali innominabili,
fumando Giuba poi soppresse dal ministro
dei tabacchi, il balordo!
Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una
sottrazione. Scrutavo le carriole
dei facchini se mai ci fosse dentro
il tuo bagaglio, e tu dietro, in ritardo.
poi apparivi, ultima. E’ un ricordo
tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita.
nel freddo, nella nebbia. Passeggiavo
tossicchiando, comprando giornali innominabili,
fumando Giuba poi soppresse dal ministro
dei tabacchi, il balordo!
Forse un treno sbagliato, un doppione oppure una
sottrazione. Scrutavo le carriole
dei facchini se mai ci fosse dentro
il tuo bagaglio, e tu dietro, in ritardo.
poi apparivi, ultima. E’ un ricordo
tra tanti altri. Nel sogno mi perseguita.
- Eugenio Montale -
A che serve passare dei giorni
se non si ricordano?
se non si ricordano?
- Cesare Pavese -
Chi non ricorda, non vive
- Giorgio Pasquali -
Buona giornata a tutti. :-)