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martedì 8 maggio 2018

Santa Ildegarda...manoscritto Scivias.

Ildegarda di Bingen (in tedesco Hildegard von Bingen)

Ildegarda di Bingen riceve una visione e la descrive al suo segretario. Dal manoscritto Scivias.
Scivias è un'opera composta da Sant'Ildegarda di Bingen tra il 1141 e il 1150. Solo nel 1138, quando Ildegarda aveva quarant'anni, una voce divina le comandò di scrivere quello che vedeva e udiva.
Nacquero così tre grandi ed eccezionali opere, i racconti delle sue visioni: tra il 1141 e il 1150, Scivias (cioè scivias: "conosci le vie"), tra il 1158 e il 1163 il Liber vitae meritorum e tra il 1163 e la morte il Liber divinorum operum.
Nel Scivias vengono descritte le ventisei visioni che la santa ha avuto.
L'opera è piuttosto lunga, consta infatti di circa 150.000 parole raccolte in un testo di circa seicento pagine, ed è completata da trentacinque illustrazioni miniate delle visioni; nelle opere successive il numero è maggiore.
Il testo è diviso in tre parti, che richiamano la Trinità. La prima e la seconda sono quasi della stessa lunghezza, mentre la terza parte è pari alla somma delle prime due.
  • La prima parte è comprensiva di un prologo dove la santa spiega che le è stato comandato di mettere per iscritto le sue visioni. Vi sono descritte sei visioni sul tema della creazione e della Caduta dell'uomo.
  • La seconda parte espone sette visioni riguardanti Gesù Cristo, la Chiesa e i sacramenti.
  • La terza parte con tredici visioni che riguardano la venuta del regno di Dio attraverso la santificazione, e la lotta tra il bene e il male. Il terzo capitolo termina con quattordici inni e parte del dramma musicale che vide il suo compimento nell'opera Ordo Virtutum.
Nel testo le visioni sono dapprima descritte secondo quanto visto, poi vi è riportato il commento che una voce dal cielo faceva delle stesse.
continua... >>>  Scivias

è stata una religiosa e naturalista tedesca. Benedettina, è venerata come santa dalla Chiesa cattolica; nel 2012 è stata dichiarata dottore della Chiesa da papa Benedetto XVI. Wikipedia
Decesso: 17 settembre 1179, Bingen am Rhein, Germania
CONOSCI LE VIE NELLE QUALI DIO TI VIENE INCONTRO
La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del «genio femminile» apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e a tutte le nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del popolo di Dio, per tutte le vittorie che essa deve alla loro fede, speranza e carità; ringrazia per tutti i frutti di santità femminile” (Giovanni Paolo II, Mulieris Dignitatem).Tra queste donne singolari da ringraziare c’è senza dubbio Santa Ildegarda di Bingen, vissuta nella Germania del XII secolo. Una figura di donna e di santa dalla personalità straordinaria.Tre anni fa si è celebrato il nono centenario della sua nascita. Una celebrazione che ha suscitato molta curiosità, che ha portato a nuovi studi su questa santa chiamata anche la “profetessa del Reno”. Ildegarda è anche la prima santa per la cui documentazione mi sono servito di Internet. Ho ceduto, devo ammetterlo senza alcuna resistenza, sia alla moda e sia alla curiosità. Volevo testare sulla Rete l’attualità della Santa. Col motore di ricerca Janas di “Tiscali.it” ho provato la sezione italiana. Sorpresa: segnalava la presenza di ben 82 pagine. Poi mi sono rivolto a “Tiscali.de” (sezione tedesca). Pensavo: “Ildegarda «gioca» in casa quindi…”. La risposta rapida di Janas: 816 pagine su di lei, con 21 siti correlati, in tedesco e in inglese. Conclusione: Ildegarda ed il suo messaggio sono sì frutto del passato, ma non sono ancora sor-passati. Eccone la figura ed il messaggio.“Oh tu, fragile creatura … parla e scrivi ciò che vedi”Ildegarda nacque nei pressi di Alzey (a circa 30 km da Magonza) da Matilde e Idelberto di Bermersheim. Era di famiglia nobile. Due particolarità si notarono subito nella bambina Ildegarda: era di intelligenza pronta ed acuta ma anche di salute fragile. La sua vita fu segnata da visioni celesti che cominciarono all’età di 5 anni come lei stessa raccontò:“Nel mio quinto anno di vita vidi una luce così grande che la mia anima ne fu scossa però, per la mia tenera età, non potei parlarne…”….>>>www.donbosco-torino.it/itaImmagine : www.ilcerchiodellaluna.it/central_Femm_Ildegarda.Le rivelazioni private, riconosciute dalla Chiesa, sono strumenti preziosi per tutti i suoi membri, dalle più alte gerarchie ai più umili fedeli; sono manifestazioni divine dentro la storia dell’uomo, il quale, troppo spesso, si lascia distrarre e sedurre dalle dinamiche perverse del mondo; sono segnali che cercano di avvertire, ammonire, svegliare le intorpidite, o a volte annientate, coscienze. (Cristina Siccardi)>>>La profezia sulla Chiesa di Ildegarda di Bingen


Con le sue idee sulla salute e sulla malattia Ildegarda di Bingen è riuscita più di molti medici moderni a individuare il punto debole del nostro tempo: le difficoltà della vita, un’alimentazione scorretta e l’assenza di valori morali! Per Ildegarda l’uomo è sano per natura, ma attraverso l’alimentazione e lo stile di vita influenza la sua salute. Una vita sana e sobria si fonda, secondo Ildegarda, sulle “sei regole auree di vita”.
– un’alimentazione corretta;
– l’uso delle forze curative presenti nella natura;
– la regolarità delle fasi di sonno e di veglia;
– un sano equilibrio tra lavoro e tempo libero;
– liberando il corpo dalle impurità e dalle sostanze nocive;
– impiegando le proprie forze curative spirituali.
In maniera estremamente dettagliata, Ildegarda espone i sintomi fisici e le malattie che possono derivare dai fattori di rischio spirituali. Se si comprendono i sintomi fisici nel loro senso più profondo, si possono riconoscere alla loro radice le cause spirituali e si può quindi individuare il sistema adatto per guarire. Ildegarda in questo precede la medicina psicosomatica del nostro tempo.
Da : Il cuore della Terra

La medicina naturale di Ildegarda

Francesca Serra
per
Ildegarda di Bingen (1098-1179). Musicista, teologa, scienziata
Venezia, Fondazione Levi, 7-10 marzo 2013
La vita di Santa Ildegarda di Bingen
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