granelli di sabbia
Fino ad una quindicina di anni fa il matrimonio veniva combinato, per ragioni economiche, tra i genitori degli sposi, ma oggi i ragazzi arabi si frequentano nelle scuole, hanno la possibilità di innamorarsi e potersi scegliere, tanto che le vecchie donne del paese, come quasi ovunque nel mondo, lamentano che tutto sia cambiato e che i giovani facciano quello che vogliono.
Nei paesi del sud della Tunisia può cambiare, nel corso degli anni, la mentalità, nella quotidianità possono mutare le esigenze e le mode, importate dalle immagini televisive del mondo occidentale, ma le tradizioni restano sempre le stesse e non si osa trascurarle e farne a meno. In Tunisia, come in molti altri posti, se due ragazzi si conoscono e si piacciono, decidono di frequentarsi per un po' di tempo. Ma solo dopo che anche le famiglie si sono conosciute, si organizza il fidanzamento ufficiale. La festa del fidanzamento ufficiale è bellissima: la ragazza indossa un abito ricchissimo e c'è uno scambio di anelli, come si usa anche nei matrimoni. Tutti ballano e mangiano a casa della futura sposa.
Mentre il fidanzamento però dura un giorno, il matrimonio dura quasi una settimana.
Il colore dominante del costume della sposa deve essere il rosso, come rossa è la henna che porta tatuata alle mani e ai piedi; i parenti della sposa non badano a spese per dare alla figlia il vestito più dignitoso e costoso possibile, adornato e decorato con ornamenti e gioielli d'oro massiccio, che la sposa porta con sè in dote e mostra a tutti nel giorno del matrimonio.
In compenso il giovane sposo deve pensare alla casa, ai mobili, ai tappeti.
I genitori iniziano a costruire la casa per il figlio fin dall'età di quattordici anni e quando la casa è completata, iniziano la costruzione di un'altra per il secondo figlio da sistemare.
Si va nella casa dei futuri sposi per pulirla e renderla pronta ad essere abitata qualche giorno prima del matrimonio. Le sorelle e le cugine della sposa ci vanno anche la vigilia del matrimonio per preparare il letto nuziale.
La dote, che è stata preparata dalla madre della sposa da quando la bambina è nata, si porta nella nuova casa. Era stata conservata fino a quel momento proprio per questo scopo. Nella nuova casa si porta di tutto: dalle cose più pregiate come lenzuola e tessuti fatti a mano a tutto ciò che è utile in casa, persino i saponi… E intanto anche le persone si preparano. Il terzo giorno prima del matrimonio viene chiamato "bienna": gli uomini della famiglia dello sposo vanno in visita alla famiglia della sposa e il padre dello sposo dà al padre di lei una somma di denaro, come prezzo simbolico della sposa, che verrà tolta al padre. Gli uomini leggono il Corano e pregano per la riuscita del matrimonio. Due giorni prima del matrimonio c'è il "giorno della henna", il giorno in cui si fanno gli inviti e della colorazione della henna sulle mani e sui piedi della sposa; la henna, a seconda delle diverse tradizioni, viene applicata per due o tre notti consecutive, di modo che il colore divenga il più scuro possibile. Sia gli uomini che le donne vanno nell' hamman, il bagno turco, dove si lavano, si profumano e festeggiano…anche lì! La sposa viene portata al bagno turco insieme a tutte le sue amiche, sorelle, cugine, familiari. Viene accompagnata a piedi portando un profumo tra grandi festeggiamenti. Per la sposa, nell' hamman, c'è appositamente una donna a sua disposizione per lavarla, asciugarla, curarla, farle la ceretta, passarle gli olii sul corpo. Questa donna viene chiamata hennena, perché è anche colei che fa l'henna. L'henna è una pianta di cui si seccano le foglie. Una volta sbriciolate le foglie secche, si mischiano con acqua di rose (o acqua) e si fa una pasta rossa. Le donne usano questa pasta per disegnare meravigliosi ricami sul palmo della mano o sotto la pianta del piede. Questi disegni, che in pochi giorni diventeranno neri, sono di ottimo augurio. L'henna rimasto alle donne, dopo tre giorni viene portato dai familiari della sposa a casa dello sposo. Gli uomini invitati però si sporcano solo il mignolo, dopo aver dato in regalo dei soldi allo sposo. Sporcarsi il dito mignolo è simbolo di virilità. Durante questi giorni di festa si danno banchetti, sia a casa dello sposo, sia a casa della sposa.
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“Dio ha creato paesi
ricchi d’acqua perché gli uomini ci vivano,
i deserti perché vi trovino la propria
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