La via del guerriero di pace
(in originale Way of the Peaceful Warrior) è un libro dello scrittore Dan Millman, in parte autobiografico dei suoi primi anni di vita. Il libro è diventato un bestseller in diversi paesi sin dalla sua prima pubblicazione, avvenuta nel 1980.
it.m.wikipedia.org/wiki/La_via_del_guerriero_di_pace
immagine dal web
Su Questo blog qualche tempo fa, ho letto un’interessante articolo su A. De Mello
LE FRASI SULLA VITA DAL FILM LA FORZA DEL CAMPIONE
Questa serie di solito tratta di aforismi inediti. Oggi facciamo una piccola deviazione del percorso, perché pensiamo che valga comunque la pena riportarne alcuni che siano completamente in linea con il nostro pensiero.Buona lettura e buona riflessione!
>>> La forza del campione è un film tratto dal libro La via del guerriero di pace. Oggi analizzeremo sommariamente le migliori frasi sulla vita del film. Ovviamente, prima ancora di leggere questo articolo (ma anche dopo) ;), ti consigliamo la visione del film e la lettura del libro.
Piccola introduzione a La forza del campione
Senza rovinarti la godibilità della pellicola con spoiler fastidiosi, il protagonista è un giovane studente e la sua vita va alla grande. A scuola se la cava facilmente, è popolare e può avere tutte le ragazze che vuole. Se non bastasse, è considerato uno degli allievi più promettenti della sua disciplina: la ginnastica artistica. Il suo obiettivo principale è farsi notare per entrare nella squadra olimpica.
Tutto sembra essere perfetto, ma nell’animo del ragazzo svolazzano delle ceneri che bruciano e che lo turbano sempre più in profondità. In una notte insonne decide di acquistare alcuni snack in una piccola officina, dove fa la conoscenza di uno strano vecchio (rinominato poi dal ragazzo in Socrate), ambiguo a dir poco. L’incontro cambierà per sempre il suo modo di intendere la vita.
Solo un’esistenza felice origina grandi risultati
- padre Anthony de Mello -
By leggoerifletto
La fune sospesa sull'abisso
I discepoli di Baal Shem un giorno chiesero: “Rabbi caro, dicci come dobbiamo servire Dio”. Egli rispose: “Come faccio a saperlo?”... poi raccontò loro l’episodio seguente:
Un re aveva due amici che furono dichiarati colpevoli di un delitto e condannati a morte. Pur amandoli, il re non osò graziarli per timore di dare cattivo esempio al suo popolo, perciò emise il seguente verdetto: “Si stenda una fune attraverso un burrone profondo e ciascuno dei condannati vi cammini sopra, verso la libertà, o verso la morte, nel caso di caduta”. Il primo riuscì ad arrivare sano e salvo dall’altra parte, l’altro allora gli gridò: “Amico dimmi come hai fatto”. E quello di rimando: “Che ne so? Ogni volta che pendevo da una parte, mi inclinavo verso quella opposta”.
Da: The prayer of the frog Gujarat Sahitya Prakash, Anand 1988, India Traduzione dall'inglese di Adria Marconi-Pedrazzi, ed. Paoline
Per anni sono stato un nevrotico. Ero ansioso, depresso ed egoista. E tutti continuavano a dirmi di cambiare. E tutti continuavano a dirmi quanto fossi nevrotico.
E io mi risentivo con loro, ed ero d'accordo con loro, e volevo cambiare, ma non ci riuscivo, per quanto mi sforzassi.
Ciò che mi faceva più male era che anche il mio migliore amico continuava a dirmi quanto fossi nevrotico. Anche lui continuava a insistere che cambiassi.
E io ero d'accordo anche con lui, e non riuscivo ad avercela con lui. E mi sentivo cosi impotente e intrappolato.
Poi, un giorno, mi disse: «Non cambiare. Rimani come sei. Non importa se cambi o no. Io ti amo così come sei; non posso fare a meno di amarti».
Quelle parole suonarono come una musica per le mie orecchie: «Non cambiare. Non cambiare. Non cambiare... Ti amo».
E mi rilassai. E mi sentii vivo. E, oh meraviglia delle meraviglie, cambiai!
Ora so che non potevo cambiare davvero finché non avessi trovato qualcuno che mi avrebbe amato, che fossi cambiato o meno.
È così che mi ami, Dio?
Fonte: Il canto degli uccelli., ed. Paoline
anthony-de-mello-biografia
Nessuno può sostituirsi a te
Un discepolo una volta si lamentava con il maestro: “Ci racconti delle storie, ma non ci sveli mai il loro significato”.
Il maestro disse: “Che ne diresti se qualcuno ti offrisse un frutto e lo masticasse prima di dartelo?”.
Nessuno può sostituirsi a te per trovare il tuo significato. Neppure il maestro.
- padre Anthony de Mello -
Fonte: Il canto degli uccelli, ed. Paoline
Un discepolo andò dal suo maestro e disse, astioso:
"Tu mi nascondi il segreto ultimo della contemplazione!".
"Nient'affatto", rispose il maestro.
"E invece sì!", ribadì l'allievo, e si allontanò risentito.
Capitò che i due si ritrovarono camminando all'alba ai piedi della montagna e udirono un uccello cantare al primo giorno.
Il maestro chiese: "Hai sentito l'uccello cantare?".
L'allievo rispose: "Si. L'ho sentito".
Il maestro rispose: "Adesso sai che non ti ho nascosto nulla".
Fonte: Dove non osano i polli
Un uomo trovò un uovo d'aquila e lo mise nel nido di una chioccia.
L'uovo si schiuse contemporaneamente a quelli della covata e l'aquilotto crebbe insieme ai pulcini.
Per tutta la vita l'aquilotto fece quel che facevano i polli nel cortile, pensando di essere uno di loro.
Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro.
Trascorsero gli anni e l'aquila divenne molto vecchia.
Un giorno vide sopra di sé, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d'aria, muovendo appena le robuste ali dorate.
La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita. "Chi è quello?", chiese.
"E' l'aquila, il re degli uccelli", rispose il suo vicino. "Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perché siamo polli".
E così l'aquila visse e morì come un pollo, perché pensava di essere tale.
- Padre Anthony De Mello -
fonte: "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" (1990)
Come qualcuno ha detto una volta:
"Per ottenere la pace del cuore, dimettetevi dall'incarico di direttore generale dell'universo".
Non sono il direttore generale, ma faccio quello che posso.
Mi immergo e il risultato dipende da Dio, dalla vita, dal destino.
Da: Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete, EditorePiemme
In che modo pensate che la maggior parte delle persone trascorra la vita? Cercando di fare buona impressione, ecco come.
Assicurandosi di non essere criticata. Tentando di affermarsi. Mi chiedo quanti siano gli essere umani che non sono ossessionati da queste cose, per ventiquattro ore al giorno, consapevolmente o meno.
Pochissimi, oserei dire. Qual è la conseguenza? Che pochissimi vivono davvero.
Da: Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete, EditorePiemme
Buona giornata a tutti. :-)
:-)