Luigi Verdi
La chiesa della tenerezza
ha pietà negli occhi,
ha dolcezza nelle parole,
tenerezza nei gesti.
Si nutre del silenzio, si ferma
e accarezza i volti.
ha pietà negli occhi,
ha dolcezza nelle parole,
tenerezza nei gesti.
Si nutre del silenzio, si ferma
e accarezza i volti.
La chiesa della tenerezza
ha la pelle che conosce il brivido,
e bagna il suo volto di lacrime.
Guarda negli occhi la vita senza paura,
tiene acceso il fuoco
e lascia soffiare il vento.
ha la pelle che conosce il brivido,
e bagna il suo volto di lacrime.
Guarda negli occhi la vita senza paura,
tiene acceso il fuoco
e lascia soffiare il vento.
La chiesa della tenerezza
è povera e timida
col cestino per le offerte
in cui qualcuno ha messo
l’unico spicciolo che aveva.
Rassetta ciò che è logoro,
raccoglie ogni vita che con dolore
aggiunge un cerchio alla luce,
perché nulla vada perduto.
è povera e timida
col cestino per le offerte
in cui qualcuno ha messo
l’unico spicciolo che aveva.
Rassetta ciò che è logoro,
raccoglie ogni vita che con dolore
aggiunge un cerchio alla luce,
perché nulla vada perduto.
Una chiesa che apre squarci per penetrare la notte.
Prefazione
Mi è piaciuto molto questo libro, perché “La chiesa della tenerezza” è la chiesa che amo. Non la chiesa della nostalgia, la chiesa del passato, come l’ho conosciuta e amata da bambino, e che non tornerà mai più a dispetto di tutti i tentativi che le forze della restaurazione vorranno mettere in atto. E neppure la chiesa di un sogno utopistico, che non è di questo mondo, ma quella dei pescatori, che siamo anche noi, la chiesa sporca e ferita, ospedale da campo, non la chiesa senza macchia e senza rughe, che solo alla fine del tempo apparirà discendere dal cielo.La chiesa qui descritta non è altro che la chiesa di Gesù, di Gesù che camminava con gli uomini, entrava nelle loro case, incontrava tutti con uno sguardo di amore, di tenerezza, di misericordia, che guariva e liberava, che amava sopratutto i poveri, i malati, i deboli, i rattristati,5i piccoli; una chiesa umile, piena di fiducia, che perdona, che è libera e che libera. Procedendo nella lettura, mi è risultato chiaro che la chiesa di questo libro non è solo la chiesa del Gesù che quasi duemila anni fa è vissuto in Palestina, no, è la chiesa di Gesù Cristo, il Risorto ed Asceso in cielo, il Figlio del Dio vivente, che cammina anche oggi con noi e con le persone che incontriamo nella nostra quotidianità; fratelli e sorelle che sono, come noi, per via, con le loro domande, le loro gioie e le loro angosce, e nei quali possiamo vedere il volto nascosto di Gesù e toccare le sue ferite.La chiesa della tenerezza, che amo, non è un passato lontano nè un futuro utopico, è un futuro che comincia oggi e nello Spirito di Gesù risorge ogni giorno di nuovo. E questo libro, ricco di fascino spirituale e umano, ci invita a far parte di essa e ad entrare nella sua comunione. “Venite e vedete!”card. Walter Kasper
Edizioni Romena, Giugno 2015, pagine 128
ISBN 978-88-89669-62-4
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