Che noi si scriva, si parli o solo si sia visti
rimaniamo evanescenti.
E tutto il nostro essere non può in parola
o in volto giammai trasmutarsi.
L’anima nostra è da noi immensamente lontana:
per quanta forza si imprima in quei nostri pensieri,
rimaniamo evanescenti.
E tutto il nostro essere non può in parola
o in volto giammai trasmutarsi.
L’anima nostra è da noi immensamente lontana:
per quanta forza si imprima in quei nostri pensieri,
mostrando l’anime nostre con far da vetrinisti,
indicibili i nostri cuori pur sempre rimangono.
Per quanto di noi si mostri
continuiamo ignoti.
indicibili i nostri cuori pur sempre rimangono.
Per quanto di noi si mostri
continuiamo ignoti.
L’abisso tra le anime non può esser collegato
da un miraggio della vista
o da un volo del pensiero.
Nel profondo di noi stessi restiamo ancora celati
quando al nostro pensiero dell’essere nostro parliamo.
Siamo i sogni di noi stessi, barlumi di anime,
e l’un per l’altro resta il sogno dell’altrui sogno.
o da un volo del pensiero.
Nel profondo di noi stessi restiamo ancora celati
quando al nostro pensiero dell’essere nostro parliamo.
Siamo i sogni di noi stessi, barlumi di anime,
e l’un per l’altro resta il sogno dell’altrui sogno.
(Fernando Pessoa)
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L’ essenza della bellezza nel giardino di casa.
Il tempo che passa nello sfiorire delle rose lungo la strada.
Luci in bianco e nero, lampi di colori.
Passi e immagini…
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