La biblioteca digitale della letteratura italiana>>>Dal sito web www.letteraturaitaliana.net/

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giovedì 29 giugno 2017

Mille candele danzanti

Ti avevo riconosciuta. Eri quella che dorme in fondo alle primavere, sotto le foglie mai spente del sogno. Ti indovinavo già da tempo, nella freschezza di una passeggiata, nell'aria buona dei grandi libri o nella debolezza di un silenzio. Eri la speranza delle grandi cose. Eri la bellezza di ogni giorno. Eri la vita stessa, dal fruscio dei tuoi vestiti al tremolio delle tue risate. Mi toglievi la moderazione, che è peggio della morte. Mi davi la febbre, che è vera salute.

 Christian Bobin, Mille candele danzanti  (Edizioni Camelozampa)

Tutta la bibliografia dell'autore potete travarla qui: http://www.suonidalmondo.com/shop/?filter_manufacturers=267

sabato 24 giugno 2017

Quel che abbiamo alle spalle e quel che abbiamo davanti sono piccole cose se paragonate a ciò che abbiamo dentro.



La Stazione – Robert J. Hastings

Nascosta da qualche parte nel vostro inconscio vi è una visione idilliaca. 

Ci vediamo in un lungo viaggio su tutto il continente. 

Viaggiamo in treno. 

Fuori del finestrino ammiriamo il passaggio a livello, bestiame al pascolo su una collina lontana, fumo che fuoriesce da una centrale termica, file su file di grano e di mais, pianure e valli, montagne e dolci colline, profili di città e ville nei paesini. Ma dominante nella nostra mente è la destinazione finale. 

In un certo giorno a una certa ora entreremo nella stazione. 

Ci saranno bande musicali e sventolio di bandiere. 

Una volta arrivati lì, tanti sogni meravigliosi si avvereranno e i pezzi della nostra vita si completeranno a vicenda come un rompicapo portato a termine. Con quale irrequietezza percorriamo i corridoi, maledicendo i minuti d’ozio, aspettando, aspettando, aspettando la stazione. 

“Quando arriveremo in stazione, sarà fatta!” gridiamo. 

“Quando avrò diciotto anni.” 

“Quando mi comprerò una Mercedes Benz nuova!” 

“Quando l’ultimo figlio avrà terminato l’Università.” 

“Quando avrò finito di pagare il mutuo!” 

“Quando avrò la promozione.” 

“Quando raggiungerò l’età della pensione, vivrò felice e contento!”

Prima o poi dobbiamo renderci conto che non vi è nessuna stazione, nessun luogo a cui arrivare una volta per tutte. 

La vera gioia della vita è il viaggio. La stazione è soltanto un sogno. 

Ci distanzia sempre. 

“Assapora l’attimo fuggente.” 

Non sono i fardelli di oggi a fare impazzire gli uomini. 

Sono i rimpianti di ieri e le paure di domani. 

Rimpianti e paure sono ladri che ci derubano dell’oggi. 

Allora smettete di percorrere i corridoi e di contare i chilometri. 

Invece scalate più montagne, mangiate più gelato, camminate più spesso a piedi nudi, nuotate in più fiumi, ammirate più tramonti, ridete di più, piangete di meno. 

La vita deve essere vissuta a mano a mano che si procede. 

La stazione arriverà fin troppo presto.” 

– Robert J. Hastings – 

Fonte: “Brodo caldo per l’anima” di  Jack Canfìeid e  Mark Victor Hansen,  Armenia Edizioni, 2004


Quel che abbiamo alle spalle e quel che abbiamo davanti sono piccole cose se paragonate a ciò che abbiamo dentro.

– Ralph Waldo Emerson – 



L’autentico «eroe» è l’uomo qualunque che ha pazienza, è l’umile che accetta il mistero della vita, il mistero della fede,il mistero dell’eternità. Eroe è l’operaio flagellato dalla vita; è la madre ricca di paura per l’avvenire e di lacrime; è il prete solitario e amato solo da Dio, dimenticato da tutti, tormentato dalla sua solitudine e assetato di bellezza; è il giovane che si apre alla vita e la trova amara e malinconica… Eroe è colui che crede fino allo spasimo all’amore di Dio, al progetto infallibile della provvidenza, al mistero dell’infinito e dell’onnipotente; eroe è colui che ogni giorno accetta con pazienza e con sorriso la vita e aspetta l’incontro con Cristo. 

– Nicolino Sarale –


Veramente padrone di sè e veramente felice è chi ogni giorno può dire: “Ho vissuto”.

– Orazio – 


I treni che cambiano la vita esistono, ma non si aspettano. Si guidano!

Buona giornata a tutti

giovedì 15 giugno 2017

Siamo nati e non moriremo mai più...





Siamo nati e non moriremo mai più”.



Chiara Corbella Petrillo

...nel giorno del quinto anniversario della sua nascita al Cielo

La nostra intervista al marito di Chiara Corbella nel giorno del quinto anniversario della sua nascita al Cielo

Oggi è l’anniversario della morte di Chiara Corbella, nata al cielo nel 2012 all’età di 28 anni per un carcinoma alla lingua. Ho conosciuto la sua storia attraverso Tommaso, un mio amico di Milano, che un pomeriggio mi scrisse un messaggio: “Se puoi vai al funerale di questa ragazza anche per me”. Insieme a queste poche parole c’era un video diChiara ed Enrico, il marito, che davano una testimonianza in una parrocchia romana. Così conobbi la loro storia.

Leggi anche: Chiara Corbella Petrillo, storia di una perfetta letiziaDopo il matrimonio nel 2008 Chiara rimane subito incinta ma purtroppo alla bambina viene diagnosticata, fin dalle prime ecografie, un’anencefalia. Gli sposi accolgono Maria Grazie Letizia con gioia e l’accompagnano dopo solo mezz’ora dalla sua nascita terrena, alla nascita in cielo.

Qualche mese più tardi il Signore dona a Chiara ed Enrico un altro figlio, un maschietto, Davide Giovanni, che scoprono essere privo delle gambe e affetto da gravi malformazioni incompatibili con la vita. Anche in questo casoi giovani sposi accolgono con amore il loro secondo figlio e lo accompagnano poco dopo alla nascita in cielo.

La terza gravidanza non mostra problemi, il bambino gode di ottima salute, ma purtroppo al quinto mese viene diagnosticato a Chiara un carcinoma alla lingua. Nonostante questa triste notizia la coppia non si scoraggia e difende la vita del piccolo Francesco, anche se questo comporta dei rischi per la mamma, che solo dopo il parto comincia a ricevere le cure.

Mi viene in mente tutto questo mentre sono al telefono con Enrico che ringrazio per la disponibilità. Ci siamo rincorsi un po’, o meglio, l’ho rincorso io – spero di non essere stata troppo assillante – e mentre il figlio Francesco dorme, riusciamo a parlare.

Ciao Enrico, tra le tante cose che vorrei chiederti la prima che mi piacerebbe conoscere riguarda la fede. Chiara ha vissuto un’esperienza particolare di conversione?Chiara non ha avuto un momento di conversione, è sempre stata credente. Ma c’è un momento per tutti, credo, dove la fede cresce e devi decidere che strada vuoi far prendere alla tua vita. E lei ha confermato quello che stava vivendo. Fin da bambina, a quattro anni, andava con la madre agli incontri del Rinnovamento dello Spirito, questa è stata diciamo “l’aria che ha respirato”, il suo imprinting. Anche io ho frequentato il Rinnovamento ma appartenevo ad un’altra comunità. La bellissima e importante esperienza nel Rinnovamento le ha insegnato ad avere un relazione semplice e diretta con il Signore. Il percorso di fede è cresciuto anche grazie ai frati di Assisi, preziosi soprattutto nel momento di svolta del nostro fidanzamento, e all’inconto con don Fabio Rosini che ha arricchito ancora la nostra fede.

C’è stato un momento preciso in cui avete abbracciato la croce?Io e Chiara abbiamo pianto tanto insieme, ma sinceramente non abbiamo mai vissuto il momento del rifiuto della croce. A noi il Signore ci ha dato la grazia di vedere la strada dritta fin dal primo momento, non avevamo decisioni da prendere ma solo accogliere la Sua volontà. Era faticoso, doloroso, ma sapevamo che lì c’era Lui. Non ci si improvvisa cristiani, la fede come la vita è un cammino, per morire felici come Chiara ci si deve incamminare. In questo percorso Dio ti manda delle cose da accogliere perché sa che te lo può chiedere, Lui vuole il tuo bene non ti da’ una croce per schiacciarti ma per farti aprire ad altro, a qualcosa che non immagini. Noi non avevamo dubbi che fosse così. Eravamo dentro ad una relazione con Dio e quindi quello che ci chiedeva sapevamo che era buono per noi, perché tante altre volte era stato così. Tutte le difficoltà servivano per fare un nuovo incontro con Lui. >>>
 Fonte >>>  aleteia.org

 Il ricordo di Chiara Corbella Petrillo nel terzo anniversario della sua nascita al cielo (2015)

Mi chiamo Chiara sono cresciuta in una famiglia cristiana che sin da bambina mi ha insegnato ad avvicinarmi alla fede.Quando avevo 5 anni mia madre cominciò a frequentare una comunità del Rinnovamento dello Spirito e così anche io e mia sorella cominciammo questo percorso di fede che ci ha accompagnato nella crescita e mi ha insegnato a pregare e a rivolgermi in maniera semplice a Gesù come ad un amico a cui raccontare le mie difficoltà e i miei dubbi, ma soprattutto mi ha insegnato a condividere la fede con i fratelli che camminavano con me.All’età di 18 anni in un pellegrinaggio incontrai Enrico e pochi mesi dopo ci fidanzammo.Nel fidanzamento durato quasi 6 anni, il Signore ha messo a dura prova la mia fede e i valori in cui dicevo di credere.Dopo 4 anni il nostro fidanzamento ha cominciato a barcollare fino a che non ci siamo lasciati.In quei momenti di sofferenza e di ribellione verso il Signore, perché ritenevo non ascoltasse le mie preghiere partecipai ad un Corso Vocazionale ad Assisi e li ritrovai la forza di credere in Lui, provai di nuovo a frequentare Enrico e cominciammo a farci seguire da un Padre Spirituale, ma il fidanzamento non ha funzionato fin tanto che non ho capito che il Signore non mi stava togliendo niente ma mi stava donando tutto e che solo Lui sapeva con chi io dovevo condividere la mia vita e che forse io ancora non ci avevo capito niente!Finalmente libera dalle aspettative che mi ero creata ho potuto vedere con occhi nuovi quello che Dio voleva per me.Poco dopo contro ogni nostra aspettativa superate le nostre paure abbiamo deciso di sposarci.Nel matrimonio il Signore ha voluto donarci dei figli speciali: Maria Grazia Letizia e Davide Giovanni ma ci ha chiesto di accompagnarli soltanto fino alla nascita ci ha permesso di abbracciarli, battezzarli e consegnarli nelle mani del Padre in una serenità e una gioia sconvolgente.Ora ci ha affidato questo terzo figlio, Francesco che sta bene e nascerà tra poco, ma ci ha chiesto anche di continuare a fidarci di Lui nonostante un tumore che ho scoperto poche settimane fa e che cerca di metterci paura del futuro, ma noi continuiamo a credere che Dio farà anche questa volta cose grandi.

18° Puntata Santa Chiara Corbello Petrillo








venerdì 9 giugno 2017

Si chiama spirito libero colui che pensa diversamente da come, in base alla sua origine, al suo ambiente, al suo stato e ufficio o in base alle opinioni dominanti del tempo, ci si aspetterebbe che egli pensasse. Egli è l’eccezione, gli spiriti vincolati sono la regola.

Spirito libero



"Si chiama spirito libero colui che pensa diversamente da come, in base alla sua origine, al suo ambiente, al suo stato e ufficio o in base alle opinioni dominanti del tempo, ci si aspetterebbe che egli pensasse. Egli è l’eccezione, gli spiriti vincolati sono la regola."


Friedrich Nietzsche




giovedì 8 giugno 2017

mercoledì 7 giugno 2017

La libertà



La libertà - Gustave Thibon

La libertà

gthibondi Gustave Thibon 
(4 febbraio 1977)
La parola libertà corrisponde a uno dei bisogni più profondi della natura umana. Ed è forse per questo che essa dà luogo a così tanta confusione e a tanti abusi.Che cos’è la libertà? Non è l’indipendenza assoluta, poiché noi tutti dipendiamo da qualcuno o qualcosa: dall’aria che respiriamo, dal mestiere che facciamo, dagli esseri che ci circondano e dalla società umana tutta intera con la quale scambiamo quotidianamente dei servizi.L’uomo si sente libero nella misura in cui può amare le cose e gli esseri da cui dipende: per esempio quando vive in ambiente a lui consono, quando esercita un mestiere che risponde alla propria vocazione interiore, quando sposa la donna di cui è innamorato ecc. Viceversa, sperimenta una sensazione di coercizione e schiavitù quando è vincolato, per via delle necessità dell’esistenza. a funzioni o a persone che gli ripugnano. Colui che non possiede la vocazione militare si sente schiavo in caserma; allo stesso modo, per chi non ama più la propria sposa i vincoli del matrimonio diventano delle catene.Così, quando rivendichiamo la nostra libertà non è l’indipendenza assoluta che domandiamo: è la facoltà di passare da una dipendenza che rifiutiamo a una dipendenza che ci attrae.Gli esempi di questo stato d’animo sono innumerevoli. Il bambino pigro che a scuola si annoia prova un vivo sentimento di liberazione quando gli viene permesso di giocare o di gironzolare. Tuttavia egli è schiavo di quell’istinto che lo spinge verso il gioco e il bighellonare.La giovane « emancipata » che si ribella all’autorità dei genitori o alle regole della morale non reclama la libertà che per obbedire in maniera più servile agli idoli di una certa gioventù: la danza, il cinema, i flirt ecc.Il teppista che rifiuta di obbedire alle leggi della società per entrare in una banda di malfattori si sottomette facilmente alle « leggi della malavita ».Allo stesso modo, l’uomo che desidera disfarsi della propria donna allo scopo di sposare l’amante non è libero nei confronti della passione per la quale distrugge il focolare domestico.Questi pochi esempi sono sufficienti a mostrare le schiavitù che ci minacciano sotto il nome e la maschera della libertà.Essere libero significa poter fare ciò che si desidera. Occorre dunque vigilare sulla qualità e sull’orientamento dei nostri desideri. La libertà non è altro che la capacità di scegliere tra due obbedienze: se, nel negarci agli appelli che ci vengono dall’alto, rifiutiamo di essere servitori del vero e del bene, cadiamo sotto l’imperio delle passioni inferiori che ci rendono schiavi dell’errore e del male.La parola libero in greco si dice autonomos: colui che obbedisce alla propria legge. Ma la legge dell’uomo, creata a immagine di Dio, vuol dire obbedire alla legge di Dio, equivale cioè ad amare e a servire. Ed è in questo senso che Seneca diceva: parere Deo libertas est. La libertà è obbedire a Dio.(Articolo originale: La liberté, « Itinéraires », n. 214, giugno 1977; traduzione redazionale)
© Copyright Henri de Lovinfosse, Waasmunster (Belgique)

 altro »  leggoerifletto -

martedì 6 giugno 2017

Beren and Lúthien


Tolkien collection:

Alan Lee: Interview about 'Beren and Lúthien'.

 The story was so important to Tolkien.


The following is the original version of the interview *Alan Lee* kindly agreed to concede to *Oronzo Cilli* on May 31, the day before 'Beren and Lúthien' was published in Italy. Interview has been published in the “ *Libero*” newspaper on June 1. *The story was so important to Tolkien* *Alan Lee: Interview about 'Beren and Lúthien'* *by Oronzo Cilli* *What kind of experience was it to get back to illustrate a work by J.R.R. Tolkien once again?* It was great to be able to get back into book illustration after six years of working on the hobbit films. Though that was a fascinating a... altro » Oronzo Cilli

Tolkien collection

lunedì 5 giugno 2017

( ͡ ͡° ͜ ʖ ͡ ͡° ) ♡♡♡: I MIEI 11 VINILI non solo Pink Floyd"

( ͡ ͡° ͜ ʖ ͡ ͡° ) . ♡♡♡: 

I MIEI VINILI - "Pink Floyd"



>>>  Vinyl  Pink Floyd


Pink Floyd  collection 1967 -1987


Pink Floyd - "Top 10 Songs" +

Track List with TimesYou can break down the 14 albums that Pink Floyd made over three decades into several distinct eras. There's the Syd Barrett one, where they were a mind-tripping psychedelic band; there's the post-Barrett era, where they became heady prog-rockers, which gave way to their reign as one of the '70s biggest groups; and finally there's the period after main songwriter Roger Waters left, You can say, why didn't this song get on, good question, this upload should have every song the band did, can't please everyone 1. 'Comfortably Numb'From: 'The Wall' (1979)
2. 'Wish You Were Here' 6:20From: 'Wish You Were Here' (1975)
3.'Time' 11:48From: 'The Dark Side of the Moon' (1973)
4.'Shine on You Crazy Diamond' 18:35From: 'Wish You Were Here' (1975)
5. 'Another Brick in the Wall (Part II)' 31:35From: 'The Wall' (1979)
6.'Money' 40:30From: 'The Dark Side of the Moon' (1973)
7.'Brain Damage' 46:55From: 'The Dark Side of the Moon' (1973)
8.'Have a Cigar' 50:51From: 'Wish You Were Here' (1975)
9.'Astronomy Domine' 55:57From: 'The Piper at the Gates of Dawn' (1967)
10. Pigs ( three different ones ) 59:55From Animals
11. Us and Them 1:11:06From The Dark Side of The Moon 1973
12. High Hopes 1:18:47From The Division Bell 1994
13. Hey You 1:25:13From The Wall 1979
14. Dogs 1:29:49From Animals 
15. Echoes 1:46:08From Meddle

+ Relics (è una raccolta dei Pink Floyd uscita nel 1971)

                                      Pink Floyd - Time

From the "Dark Side of the Moon" album

Lyrics:

Ticking away the moments that make up a dull day 
Fritter and waste the hours in an offhand way
Kicking around on a piece of ground in your home town
Waiting for someone or something to show you the way

Tired of lying in the sunshine staying home to watch the rain
And you are young and life is long and there is time to kill today
And then one day you find ten years have got behind you
No one told you when to run, you missed the starting gun

And you run and you run to catch up with the sun, but it's sinking
Racing around to come up behind you again
The sun is the same in a relative way, but you're older
Shorter of breath and one day closer to death

Every year is getting shorter, never seem to find the time
Plans that either come to naught or half a page of scribbled lines
Hanging on quiet desperation is the English way
The time is gone, the song is over, thought I'd something more to say

BREATHE REPRISE
Home, home again
I like to be here when I can
And when I come home cold and tired
It's good to warm my bones beside the fire
Far away across the field
The tolling of the iron bell
Calls the faithful to their knees
To hear the softly spoken magic spells.

(C) 1973 Pink Floyd Records Ltd


Pink Floyd collection 1967 -1987




Best Pink Floyd
  









>>> Pink Floyd