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lunedì 2 novembre 2015

Pier Paolo Pasolini ...quarant'anni


Buone notizie aleggoerifletto -




Nulla è più anarchico del potere, il potere fa praticamente ciò che vuole. E ciò che il potere vuole è completamente arbitrario o dettato da sua necessità di carattere economico, che sfugge alle logiche razionali. * *Io detesto soprattutto il potere di oggi. Ognuno odia il potere che subisce, quindi odio con particolare veemenza il potere di questi giorni. È un potere che manipola i corpi in un modo orribile, che non ha niente da invidiare alla manipolazione fatta da Himmler o da Hitler. * *Li manipola trasformandone la coscienza, cioè nel modo peggiore, istituendo dei nuovi valor... altro » ...

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Scolpito nella pietra.<<< nella pietra.

«Il Vangelo secondo Matteo» di Pier Paolo Pasolini.

Cinquant’anni fa usciva «Il Vangelo secondo Matteo» di Pier Paolo Pasolini.


Cinquant’anni fa usciva «Il Vangelo secondo Matteo» di Pier Paolo Pasolini. È forse la migliore opera su Gesù nella storia del cinema altro>>>


Regia di Pier Paolo Pasolini 

Prodotto da Alfredo Bini
Con Enrique Irazoqui (doppiato da Enrico Maria Salerno), Susanna Pasolini, Settimio Di Porto, Susanna Pasolini, Marcello Morante, Mario Socrate, Otello Sestili...
Italia 1964 
Ambientazione: Chia (frazione di Soriano nel Cimino, Viterbo) Barile, Castel Lagopesole, Ginosa, Le Castella, Matera, Massafra e Gioia del Colle (Pasolini avrebbe voluto girare in Palestina, ma la produzione per contenere i costi "impose" l'Italia).
(dai titoli di coda)


Dichiarazione di Pasolini a proposito del film: «Il film vuole essere anche un violento richiamo alla borghesia, lanciata verso un futuro che è la distruzione degli elementi antropologicamente umani, classici e religiosi. Forse è perché sono così poco cattolico che ho potuto amare tanto il Vangelo e farne un film».


Curiosità: il protagonista Enrique Irazoqui era un giovane sindacalista catalano e si trovava in Italia per cercarvi appoggi contro il regime franchista. In precedenza si era pensato ad un prelato tedesco.


« Questo film è dedicato alla cara, lieta, familiare memoria di Giovanni XXIII »

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