"Un lavoro vero" di Alberto Madrigal
Ho trovato un lavoro vero.
Senza cercarlo.
Otto ore al giorno, dal lunedì al venerdì,
in una ditta che fa i videogiochi per facebook.
Mi pagano molto bene.
Un ragazzo.
Un sogno.
Un viaggio.
Un lavoro vero.
Una passione accantonata che reclama i suoi spazi.
Gli amici. Gli errori.
I consigli.
La svolta.
A colpi di like.
Perchè da qualche parte bisogna pur iniziare!
Una storia che si srotola tra le pagine.
Delicata nei tratti e nei colori e potente nei significati.
Una storia vicina alle storie di molti giovani.
Una storia vera.
Esistono ancora dei "lavori veri"?In questo particolare momento storico e culturale,in questi anni di precariato e contratti indeterminati che possono essere stracciati sotto il naso senza la necessità di grandi preavvisi.Qui dove la flessibilità, la proattività e la capacità di una visione a 360° fanno di noi degli acrobati che manco il Cirque du Soleil, capaci di assemblare lavori part-time, spezzati, orizzontali e pure verticali come un Tetris e c'è ancora chi ci guarda con diffidenza, chi pensa che non abbiamo passioni, non vogliamo impegnarci, non sappiamo lavorare ma soprattutto che questi siano "lavoretti" e qui, ahimè, cito la mia genitrice che all'alba dei miei quasi trentanni, ancora dice di queste c*****e alle sue amiche davanti ad una tazza di caffè. [lascio alla vostra fervida immaginazione le mie pacate reazioni]A volte nella vita non si ha scelta e molti di quelli che ci hanno preceduto non lo sanno. Molti son entrati in una ditta e ne son usciti pensionati. Noi, probabilmente non avremo nemmeno la pensione, ma stiamo pagando le pensioni di tutti quelli che ci puntano contro il dito.E allora sapete che vi dico?Un part time non ti renderà ricco, ma ti permetterà di avere del tempo da dedicare alle tue passioni, alla tua famiglia, di girare per quella casa che comunque ti stai sudando e che se no se ne starebbe sempre vuota. Il mio capo una volta mi ha detto "Voi part time nn avete in busta gli 80 euro di Renzi perchè la vostra è una scelta. Potreste lavorare di più ma scegliete di avere del tempo libero, quindi significa che quei soldi non vi servono." Ecco. Bella spiegazione che nemmeno ti avevo chiesto. Grazie.Questo fumetto, così come "Va tutto bene" sono uno specchio di quello che vuol dire essere giovane e avere un sogno in questi anni duemila. Sono un pugno nello stomaco per utti quelli che si rivedono nei protagonisti e dovrebbero essere un monito, un campanello d'allarme, per chi pensa che impegnarsi per noi sia difficile, che il lavoro vero è un altro e che i piedi devo esser sempre ben piantati a terra.Dateci la possibilità di sognare e seguire le nostre passioni,così come voi avete avuto la vostra.
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