Un problema. mia moglie sta diventando vegetariana
di Emanuele Fant
Gli indizi portano in una direzione: mia moglie sta diventando vegetariana. Ho paura. Quando esco per andare a lavorare non so se va a liberare con le cesoie le martore. Dice che non è affatto “animalista”, non si rispecchia nella definizione, semplicemente è una che non mangia carne per un po’. Ma questo -un po’- sta oltrepassando noncurante le grigliate primaverili. Proprio adesso che papa Francesco aveva detto che la pietà che dobbiamo ai simili, non è il pietismo verso i quadrupedi. Lei mi fa discorsi strani.Tutto è iniziato quando, per ragioni professionali, è stata costretta a visitare un prosciuttificio nel parmense. Le hanno spiegato nei dettagli il processo di produzione (geni del marketing). Ho chiesto delucidazioni, ma si è chiusa in un silenzio sprezzante, ripetendo solo: “Quell’odore. Se tu avessi sentito quell’odore”.Ho provato a prometterle che avrei comprato solo wurstel di maiale morto per incidente domestico, al termine di una vecchiaia serena. Le ho assicurato che molti cavalli, dopo aver tirato una vita carrozze in centro a Roma, apprezzano l’opzione di un futuro da bresaola, almeno finché i sindacati equini non rivedranno i termini della loro pensione. Le ho spiegato che gli hamburger liberi, in natura, fanno una vita orribile, rotolando senza un obiettivo su e giù per le colline del Piemonte (solo la vaschetta sagomata di polistirolo mette a tacere la loro inquietudine).Niente da fare. Io l’ho scelta per la sua sensibilità, e all’ottavo anniversario faccio i conti con le conseguenze estreme. Certo, chiedendo la sua mano, non potevo sospettare tanta futura empatia con il reparto dei salumi. Ora il ricordo di quel primo appuntamento, nel quale mi invitava a non gettare in terra la gomma da masticare (“È come una trappola per le zampette degli uccellini!”), assume una luce nuova.D’accordo o meno, per un matrimonio sano, tra i sorrisi che rigenerano e le corrette intuizioni, sono specie protetta pure le tue fissazioni.
fonte: Credere
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