LeggiAmo un libro...
...per chi ha visto il FILM ma non ha letto il libro...
« Il 16 agosto 1968 mi fu messo tra le mani un libro dovuto alla penna di tale abate Vallet, Le manuscript de Dom Adson de Melk, traduit en francais d'après l'édition de Dom J. Mabillon (Aux Presses de l'Abbaye de la Source, Paris, 1842) » |
(Umberto Eco, Incipit de Il nome della rosa, 1980) |
Nonostante gli apprezzamenti e il suo successo editoriale, Eco lo considera un libro sopravvalutato e si dispiace che i lettori vi siano così affezionati, quando gli altri suoi romanzi sono, a suo dire, migliori:
« Io odio questo libro e spero che anche voi lo odiate. Di romanzi ne ho scritti sei, gli ultimi cinque sono naturalmente i migliori, ma per la legge di Gresham, quello che rimane più famoso è sempre il primo[4]. » |
AmbientazioneIl romanzo, proposto come il manoscritto di un vecciho monaco che descrive un'avventura vissutaquando era un novizio insieme al suo maestro Guglielmo da Baskerville, è ambientato in unmonastero del Nord italia, durante il basso medioevo, nel 1327. Questo è il periodo c'è un clima digrande tensione nei rapporti fra l'Impero e il papato, continuamente impegnato nella lotta contro leeresie.PersonaggiAdso da Melk è il protagonista del romanzo, oltre ad esserne il narratore. Novizio benedettino delXIV secolo e figlio del barone di Melk, durante un viaggio in Toscana con la nobile famiglia diorigini tedesche, riceve il permesso dal padre di diventare monaco, nonché notaio di Guglielmo daBaskerville.Quando vive la straordinaria esperienza narrata del romanzo è ancora molto giovane e per questoancora ingenuo e inesperto, ma allo stesso tempo è desideroso di apprendere tutto ciò che sa il suomaestro, che ammira profondamente e di cui si fida a tal punto da parlargli di tutti i suoi pensieri, isuoi peccati e i suoi dubbi, facendo di frate Guglielmo il suo confessore. Durante i giorni passati nelmonastero benedettino dove si svolge la vicenda, egli raggiunge una sagacia, un intelletto e un'arguziaquasi pari a quella del suo maestro, venendo anche a conoscere a fondo il mondo del tribunaledell'inquisizione . Ma la sua ingenuità, la quale ocntinua a caratterizze la sua giocinezza, lo porta a unmomento di debolezza in cui cade nel peccato carnale con una ragazza, che era solita concedersi alcellario in cambio di frattaglie: il pensiero dell'infrangimento del suo voto di castità lo perseguiterà per tutta la vita. Adso, essendo solo un novizio, rappresenta l'inesperienza e la semplicità: infatti il suoruolo è fondamentale non solo perché è il narratore, ma anche perché attraverso le sue domande, atte achiarire i complicati discorsi dei monaci più anziani, aiuta I lettori meno colti a comprendere piùfacilmente ogni cosa. www.scribd.com/ >>>
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