In un giorno d’ autunno come questo,
magico, dolce e mite,
imparai a calpestare
il tappeto di foglie già cadute
in un gioco di sfida e di rumore.
Lo stridore dell’ erba rinsecchita
a me pareva suono …
Sai, le foglie ingiallite, quel cielo,
quei colori, la dolcezza dell’ aria,
l’incantesimo della mia fanciullezza.
Ricordo le cinque pietre tonde
che raccoglievo al volo con la mano
seduta su una panca del giardino
e come le cercavo, più levigate,
sferiche, perfette;
(… quei pezzetti di vetro
che brillavano verdi sull’ argilla scura
arrossata da ali svolazzanti;
il cuscino di foglie su cui posavo il capo
per ascoltare il cuore della terra).
Prova ora a ripetere quei giochi
a cercare le cinque pietre tonde,
gli smeraldi di vetro, la tua fantasia.
Sei sempre tu; dentro di te le foglie
continuano a cadere dall’albero per gioco,
l’autunno si nasconde tra i colori
disegnati dal vento.
L’ autunno è un gioco nuovo,
non verrà mai l’inverno
e tu puoi ancora fingerti bambino.
di
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Promemoria...
Museo di Casa Martelli |
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