“La paura del silenzio” – Cardinale Carlo Maria Martini
Non c’è attività duratura e intelligente di costruzione della città senza una radice contemplativa, che è la capacità di silenzio, di deserto interiore, di pausa, in cui si riceve la Parola di Dio, la si ascolta e quindi si costruisce anche dal punto di vista intellettuale una certa visione del mondo.
Cosicché il fare non sia determinato solo dalle urgenze, dalle necessità, ma sia ritmato da questo progetto che nasce da un ascolto della Parola e da un atteggiamento di deserto, di silenzio contemplativo.
Quanto maggiori sono le responsabilità di una persona, tanto più si devono trovare ogni giorno più lunghe ore di silenzio contemplativo.
Bisogna cercarlo, e lottare per averlo, per non farsi travolgere dalle cose, dalla valanga di parole dette a vanvera, di giudizi affrettati.
Il silenzio è sempre difficile.
Il silenzio bianco ancor di più: il silenzio nero è pura assenza di suoni, quello bianco è sintesi di tutti i colori. Ed è questo che bisogna imparare a esercitare. Superare, guardare in faccia la paura del silenzio, nella quale emergono alcuni mostri interiori, per imparare che si possono esorcizzare e si può dare loro un senso.
Quanto maggiori sono le responsabilità di una persona, tanto più si devono trovare ogni giorno più lunghe ore di silenzio contemplativo.
Bisogna cercarlo, e lottare per averlo, per non farsi travolgere dalle cose, dalla valanga di parole dette a vanvera, di giudizi affrettati.
Il silenzio è sempre difficile.
Il silenzio bianco ancor di più: il silenzio nero è pura assenza di suoni, quello bianco è sintesi di tutti i colori. Ed è questo che bisogna imparare a esercitare. Superare, guardare in faccia la paura del silenzio, nella quale emergono alcuni mostri interiori, per imparare che si possono esorcizzare e si può dare loro un senso.
"La loquacità è la cattedra della vanagloria, dalla quale essa usa mettersi in vista e far pompa di sé.
La loquacità è indice dell'ignoranza, la porta della maldicenza, il battistrada della scurrilità, il manutengolo della menzogna.
La loquacità è indice dell'ignoranza, la porta della maldicenza, il battistrada della scurrilità, il manutengolo della menzogna.
Essa distrugge la compunzione, provoca l'accidia, precorre la sonnolenza, dissipa la meditazione, disperde il raccoglimento, raffredda il fervore, dissolve l'orazione".
- San Giovanni Climaco -
un padre della Chiesa
un padre della Chiesa
Non si è mai parlato tanto come nella nostra epoca.
Mai una valanga imponente di parole vuote, inutili e prive di senso si è abbattuta sulla testa della gente.
Tutti vogliono "partecipare". Ma pochi hanno qualcosa da dire perché pochi sono capaci di silenzio e di sforzo di riflessione.
Mai una valanga imponente di parole vuote, inutili e prive di senso si è abbattuta sulla testa della gente.
Tutti vogliono "partecipare". Ma pochi hanno qualcosa da dire perché pochi sono capaci di silenzio e di sforzo di riflessione.
Che cosa vuoi di più, o anima, e che cos'altro cerchi fuori di te, dal momento che dentro di te hai le tue ricchezze, le tue delizie, la tua soddisfazione, la tua sazietà e il tuo regno, che è il tuo Amato, che la tua anima desidera e cerca?
- Card. Carlo Maria Martini -
da: "Il Dio nascosto" Ed. Centro Ambrosiano
da: "Il Dio nascosto" Ed. Centro Ambrosiano
Nel silenzio
Un uomo che lavorava in una fabbrica di ghiaccio, perse un prezioso orologio.
Vari colleghi lo aiutarono alla ricerca, per quest'uomo quell'oggetto aveva un grande valore affettivo, c'è chi gridava :
"cerchiamo di qui."
altri gridavano:
"cerchiamo di qua."
Resta il fatto che cercarono per più di due ore ma senza successo.
Andarono a pranzare e quando tornarono videro un bambino che si recava verso di loro con l'orologio che cercavano. Lo fermarono e gli chiesero:
"Come hai avuto questo orologio?"
rispose il bambino :
"Ho visto che eravate talmente presi da frenesia nel cercare l'orologio che ho approfittato della pausa pranzo per cercarlo con tranquillità; infatti a differenza vostra sono stato in silenzio ad ascoltare il TIC TAC dell'orologio e lo trovato."
Vari colleghi lo aiutarono alla ricerca, per quest'uomo quell'oggetto aveva un grande valore affettivo, c'è chi gridava :
"cerchiamo di qui."
altri gridavano:
"cerchiamo di qua."
Resta il fatto che cercarono per più di due ore ma senza successo.
Andarono a pranzare e quando tornarono videro un bambino che si recava verso di loro con l'orologio che cercavano. Lo fermarono e gli chiesero:
"Come hai avuto questo orologio?"
rispose il bambino :
"Ho visto che eravate talmente presi da frenesia nel cercare l'orologio che ho approfittato della pausa pranzo per cercarlo con tranquillità; infatti a differenza vostra sono stato in silenzio ad ascoltare il TIC TAC dell'orologio e lo trovato."
In che posto cerchiamo Dio? Molte volte siamo talmente presi dalla stressante quotidianità nel mondo, siamo talmente avvolti nelle generalità delle cose che, nell'agitazione e nel disordine spirituale nel quale viviamo, non siamo capaci di fermarci ad ascoltare la voce del Signore.
Dio parla nel silenzio! Impariamo ad ascoltarlo e scopriremo il più grande tesoro della nostra vita.
Chiesero a un saggio: «Parlaci della Preghiera».
Il maestro rispose: «La dottrina della Preghiera è suddivisa in dieci capitoli. Se farai attenzione, te ne dirò qualcosa: “parlare poco” è l’argomento del primo, “tacere” è quello degli altri nove».
Se la tua anima prenderà l’abitudine di tacere, ogni atomo ti parlerà.
Tu mormori come un torrente, ma solo se imparerai a tacere diventerai oceano. E chi in questo oceano vorrà cogliere la perla della parola di Dio dovrà tuffarsi e trattenere il respiro.
Guarda come la natura – gli alberi, i fiori, l’erba – cresce in silenzio; guarda le stelle, la luna, il sole muoversi in silenzio… Abbiamo bisogno di silenzio per riuscire a toccare le anime.
- Madre Teresa di Calcutta -
Spesso l'uomo grida: ma Dio non vede? Perchè Dio tace? Perchè il silenzio di Dio?
Non si può dire: il silenzio di Dio.
Dobbiamo dire: il silenzio degli uomini, poichè essi non utilizzano lo strumento per cogliere le risposte che Dio dà ai loro interrogativi.
- Don Oreste Benzi -
Buona giornata a tutti. :-)
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