il blog di Costanza Miriano
Halloween, la vigilia dei Santi
di don Andrea Lonardo da gliscritti.it
Halloween è un antica festa cattolica, come dice con semplicità la sua etimologia: hallows=santi (ricordate il Padre nostro in inglese Hallowed be thy name), een=vigilia (da evening=sera, vigilia), cioè Halloween=sera/vigilia dei Santi.Non c’è dunque nessun bisogno di inventare il neologismo Holyween, perché Halloween significa esattamente questo. Ma chi lo spiega ai bambini e, prima di loro, ai maestri e ai genitori? Halloween è la festa cristiana della vigilia dei Santi, cioè l’inizio della festa dei Santi perché le grandi feste (vedi Natale e Pasqua) iniziano nella notte.I cristiani – grandi maestri della gioia e del festeggiare – inventarono la festa dei santi (e la commemorazione dei morti) per celebrare il fatto che la morte era vinta e che il duro male era ormai sconfitto. Di questo dobbiamo parlare ai bambini, spiegando il nome Halloween. Gli irlandesi cattolici iniziarono a celebrare l’illuminazione della notte, le zucche che mettevano in fuga il male, il cielo che visitava la terra, i dolcetti che i morti portavano ai loro discendenti come segno del loro amore sempre presente e della loro intercessioni per i loro cari presso Dio, la sconfitta del male.La tradizione, peraltro, non è solo nord-europea, ma anche mediterraneo-cattolica, tanto è vero che in tanti paesi della Sicilia e della Sardegna ci sono i “dolci dei morti”. Se fosse vero che gli irlandesi cattolici cristianizzarono una precedente festa celtica, si può spiegare ai bambini che questo è il genio del cristianesimo: mentre i pagani, che erano pur sempre credenti, pensavano che i morti potessero venire a visitarli solo un giorno all’anno nella festa di Sanhedrin i cristiani annunciarono loro che essi ci visitavano tutti i giorni grazie alla comunione che esiste in Gesù tra i vivi ed i morti.Solo 30 anni fa, in un periodo molto recente quindi, si impadronirono di questo rito meraviglioso – che ci permette di celebrare la comunione fra il cielo e la terra – gli ambienti irrazionalisti che credono nella magia, il mondo capitalistico che governa la finanza e vuole vendere oggetti e, in qualche rarissimo caso, anche gli ambienti satanisti che, comunque, con la loro fede distorta, ci ricordano che il diavolo esiste e che, a maggior ragione, esiste Dio!Orbene è del significato della festa di Halloween che dobbiamo parlare e non delle cavolate sovrapposte da questi gruppi minoritari. Dobbiamo parlare del fatto che Halloween ci ricorda che la vita eterna esiste, che i morti (compresi nonni e bisnonni defunti) e, soprattutto, i santi ci accompagnano con la loro dolcezza. Dobbiamo parlare pure del fatto che la morte e il diavolo esistono, ma che Cristo li ha sconfitti. Una volta che i bambini hanno parlato dei morti, hanno capito che i morti ci amano e pregano per noi presso Dio, che i santi ci proteggono, che il male esiste, ma che è la prova che la scienza non basta e che, per fortuna, Dio è ben più forte di lui, facciano un po’ quello che vogliono, tanto ormai sono vaccinati…Ormai è tardi per scrivere questo post quest’anno, ma ricordatevelo per il prossimo anno (noi lavoriamo per il futuro)… nelle scuole e nella catechesi, l’anno prossimo, una settimana prima di Halloween, lezione su Halloween, sui morti, sui santi, sugli irlandesi, e sulle indebite appropriazioni degli ambienti neo-magici e capitalistici… e poi ognuno faccia ciò che vuole!Concludo, a chi non fosse bastato quanto già detto, un magnifico passaggio ricordato da Giovanna Jacob tratto da Kristin figlia di Lavrans di Sigrid Undset.
Contemplando un dipinto che raffigura una santa alle prese con un drago, Kristin dice: «Mi pare che il drago sia molto piccolo (…) non sembra in grado di potere ingoiare la Vergine». E il frate che l’ha dipinto risponde: «E infatti non c’è riuscito. Eppure non era più grande di così. I draghi e tutti gli strumenti del diavolo ci sembrano grandi finché la paura ci possiede, ma se una creatura aspira a Dio con tutta l’anima sua fino a potersi avvicinare alla sua potenza, la forza del diavolo di colpo viene abbattuta, tanto che i suoi strumenti diventano piccoli e impotenti. I draghi e gli spiriti malvagi sprofondano e non sono più grandi di rane, di gatti e di cornacchie».fonte:
gliscritti.it
La notte di Halloween e la festa cristiana dei santi: opposizione o continuità? Appunti in chiave educativa per la scuola e la catechesi in forma di recensione a La notte delle zucche. Halloween:
storia di una festa di P.Gulisano e B.O’Neilldi Andrea Lonardo
Is animeddas (le anime, dolce sardo dei morti)
di don Andrea Lonardo da gliscritti.it
Halloween è un antica festa cattolica, come dice con semplicità la sua etimologia: hallows=santi (ricordate il Padre nostro in inglese Hallowed be thy name), een=vigilia (da evening=sera, vigilia), cioè Halloween=sera/vigilia dei Santi.Non c’è dunque nessun bisogno di inventare il neologismo Holyween, perché Halloween significa esattamente questo. Ma chi lo spiega ai bambini e, prima di loro, ai maestri e ai genitori? Halloween è la festa cristiana della vigilia dei Santi, cioè l’inizio della festa dei Santi perché le grandi feste (vedi Natale e Pasqua) iniziano nella notte.I cristiani – grandi maestri della gioia e del festeggiare – inventarono la festa dei santi (e la commemorazione dei morti) per celebrare il fatto che la morte era vinta e che il duro male era ormai sconfitto. Di questo dobbiamo parlare ai bambini, spiegando il nome Halloween. Gli irlandesi cattolici iniziarono a celebrare l’illuminazione della notte, le zucche che mettevano in fuga il male, il cielo che visitava la terra, i dolcetti che i morti portavano ai loro discendenti come segno del loro amore sempre presente e della loro intercessioni per i loro cari presso Dio, la sconfitta del male.La tradizione, peraltro, non è solo nord-europea, ma anche mediterraneo-cattolica, tanto è vero che in tanti paesi della Sicilia e della Sardegna ci sono i “dolci dei morti”. Se fosse vero che gli irlandesi cattolici cristianizzarono una precedente festa celtica, si può spiegare ai bambini che questo è il genio del cristianesimo: mentre i pagani, che erano pur sempre credenti, pensavano che i morti potessero venire a visitarli solo un giorno all’anno nella festa di Sanhedrin i cristiani annunciarono loro che essi ci visitavano tutti i giorni grazie alla comunione che esiste in Gesù tra i vivi ed i morti.Solo 30 anni fa, in un periodo molto recente quindi, si impadronirono di questo rito meraviglioso – che ci permette di celebrare la comunione fra il cielo e la terra – gli ambienti irrazionalisti che credono nella magia, il mondo capitalistico che governa la finanza e vuole vendere oggetti e, in qualche rarissimo caso, anche gli ambienti satanisti che, comunque, con la loro fede distorta, ci ricordano che il diavolo esiste e che, a maggior ragione, esiste Dio!Orbene è del significato della festa di Halloween che dobbiamo parlare e non delle cavolate sovrapposte da questi gruppi minoritari. Dobbiamo parlare del fatto che Halloween ci ricorda che la vita eterna esiste, che i morti (compresi nonni e bisnonni defunti) e, soprattutto, i santi ci accompagnano con la loro dolcezza. Dobbiamo parlare pure del fatto che la morte e il diavolo esistono, ma che Cristo li ha sconfitti. Una volta che i bambini hanno parlato dei morti, hanno capito che i morti ci amano e pregano per noi presso Dio, che i santi ci proteggono, che il male esiste, ma che è la prova che la scienza non basta e che, per fortuna, Dio è ben più forte di lui, facciano un po’ quello che vogliono, tanto ormai sono vaccinati…Ormai è tardi per scrivere questo post quest’anno, ma ricordatevelo per il prossimo anno (noi lavoriamo per il futuro)… nelle scuole e nella catechesi, l’anno prossimo, una settimana prima di Halloween, lezione su Halloween, sui morti, sui santi, sugli irlandesi, e sulle indebite appropriazioni degli ambienti neo-magici e capitalistici… e poi ognuno faccia ciò che vuole!Concludo, a chi non fosse bastato quanto già detto, un magnifico passaggio ricordato da Giovanna Jacob tratto da Kristin figlia di Lavrans di Sigrid Undset.
Contemplando un dipinto che raffigura una santa alle prese con un drago, Kristin dice: «Mi pare che il drago sia molto piccolo (…) non sembra in grado di potere ingoiare la Vergine». E il frate che l’ha dipinto risponde: «E infatti non c’è riuscito. Eppure non era più grande di così. I draghi e tutti gli strumenti del diavolo ci sembrano grandi finché la paura ci possiede, ma se una creatura aspira a Dio con tutta l’anima sua fino a potersi avvicinare alla sua potenza, la forza del diavolo di colpo viene abbattuta, tanto che i suoi strumenti diventano piccoli e impotenti. I draghi e gli spiriti malvagi sprofondano e non sono più grandi di rane, di gatti e di cornacchie».fonte:
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La notte di Halloween e la festa cristiana dei santi: opposizione o continuità? Appunti in chiave educativa per la scuola e la catechesi in forma di recensione a La notte delle zucche. Halloween:
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HALLOWEEN, LA MESSINSCENA DEL DIAVOLO
L’avvicinarsi della notte di Halloween ha fatto registrare un vero e proprio boom di commenti all’articolo a firma di padre Francesco Bamonte (presidente dell’Aie), “Parla il capo degli esorcisti: attenti ad Halloween“, pubblicato lo scorso anno su In Terris e che ha riscosso un enorme successo. Buona parte dei lettori ha minimizzato sui pericoli celati tra le pieghe della ricorrenza mondana, bollando, in sostanza, il pezzo come frutto di una visione “tradizionalista” e “conservatrice” della società. Sembra, insomma, prevalere ancora una volta l’assioma “ogni occasione è buona per festeggiare”, indipendentemente da quello che viene celebrato e dai rischi ad esso connessi.Ma Halloween non può essere sottovalutato e questo quotidiano non può permettersi di farlo. Nella notte del 31 ottobre si mischiano infatti aspetti che, sia pur in libertà di coscienza, un buon cristiano non può non criticare. A partire dall’enorme indotto prodotto e dagli sprechi. Secondo uno studio pubblicato negli Stati Uniti nel 2010 il giro d’affari di Halloween in America si aggira intorno ai 600 milioni di dollari, rendendo tale appuntamento il più cospicuo del Paese dopo il Natale. Centoventi milioni di americani acquistano maschere e trucchi per partecipare alle serate a tema. Di questi circa 35 milioni sono bambini che poi passano di porta in porta a chiedere: “Dolcetto o scherzetto?“. Per non parlare del business del cibo tradizionalmente consumato (o usato in altro modo) in questo periodo. Vengono vendute circa 16 mila tonnellate di “mais candito” (una caramella della forma e del colore di un chicco di granturco), praticamente la metà della produzione di bonbon di tutto l’anno. Per non parlare dell’incidenza di Halloween sulla produzione delle zucche, di cui gli Usa sono i maggiori produttori al mondo. Il 50% delle 680 mila tonnellate immesse nel mercato ogni anno viene acquistato in occasione della “notte delle streghe”. Di queste, tuttavia, solo una parte viene effettivamente consumata, mentre il resto è perlopiù destinato a diventare la spettrale lampada con la candela in bocca. Un immenso spreco alimentare, uno schiaffo alla fame nel mondo.In Italia il giro d’affari è ovviamente inferiore ma non è affatto irrilevante, anzi. Nonostante si tratti di una ricorrenza importata dal mondo anglosassone è riuscita, a partire dai primi anni duemila, a permeare tutti gli strati della nostra società, come se esistesse da secoli. E pochi sembrano notare l’assurdità di questa celebrazione esoterica, spacciata per carnevalata d’autunno. Dati alla mano, nel 2010, lafesta horror per antonomasia ha fatto registrare per i commercianti entrate per un valore di 400 milioni di euro. Sono stati spesi 50 milioni solo per le zucche. Negli anni successivi, caratterizzati dalla crisi economica, questo comparto ha registrato una contrazione minima, di circa il 10%. Insomma la maggiore povertà e l’elevato tasso di disoccupazione, che avrebbero consigliato spese più ponderate, non hanno spento la mania per Halloween, diventata evidentemente imprescindibile per gli italiani, in particolare i giovani. Nel 2012 gli introiti hanno raggiunto i 300 milioni di euro. Spesi da 9 milioni di persone per dolcetti, cene, zucche e costumi. Un business che foraggia le multinazionali e i produttori esteri di snack e gadget a danno dei piccoli artigiani e delle reali tradizioni nostrane. Pensiamo alla vasta, e ormai sconosciuta, varietà enogastronomica che sino a pochi decenni fa era riservata ai giorni di Onnissanti e dei Defunti. Dal grano e le fave dei Morti alle “Dita di apostolo”. Tutti sacrificati sull’altare del profitto spietato.C’è poi il pericolo legato al mondo dell’occulto. Streghe, maghetti, scheletri e vampiri sembrano un’innocua pagliacciata ma, in realtà, creano una sorta di fascino nei confronti di tutto ciò è oscuro e macabro. Dietro l’apparenza del gioco, del divertimento, si cela così la “trappola” del diavolo. Gli esperti denunciano casi di danni alla psiche, e ancor più all’anima, derivanti da pratiche considerate ingenuamente ludiche, in cui si fa ingresso nel mondo della magia e dell’esoterismo. Non dimentichiamo che Halloween è la Capodanno satanista, il compleanno di Lucifero e l’occasione per adescare adepti. In questa notte gli occultisti compiono riti sacrileghi e disumani, profanano cimiteri, compiono messe nere, nascondono droghe e veleni nei dolci che regalano ai bambini. E spesso uccidono: esseri umani e animali. Recentemente, ad esempio, l’associazione ambientalista Earth ha invitato i proprietari di gatti neri a monitorarne con attenzione gli spostamenti in occasione del 31 ottobre, perché spesso vengono rapiti e sacrificati nei riti satanici.Halloween è quindi l’anti culto cristiano: un invito ad abitare il mondo dei mostri, in amicizia con anime inquiete e terrificanti, intrappolate sulla soglia tra due mondi, a divertirsi con figure della letteratura horror e demoni, invece che cercare la comunicazione con gli angeli della luce e con i santi, testimoni della gioia e dell’amore di Dio.
di don Aldo Buonaiuto
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